Voto: 6.5

Gli Swell99 nascono a Macerata nel 1999. Il primo nucleo della band è composto da: Carlo Ciarrocchi (chitarre), Carlo Spinaci (voce) e Michele Pierini (basso). Negli anni a seguire alla batteria e alla seconda chitarra si aggiungono rispettivamente Lorenzo Eugeni e Maxi Canevaro. La band ha un prestigioso CV con numerose collaborazioni ed eventi live per cui vi rimando al sito ufficiale nella colonna a destra.

L’album proposto è il loro secondo prodotto ufficiale ed è intitolato ‘Life’. Il primo impatto è quello di una band seria e professionale, dato il materiale giunto in redazione, ma tentiamo di venire al dunque… Un riff dal suono acido e accattivante apre “Urlo”, i colpi di muti danno una vera e propria scossa e danno il La per voce e strofa. Il cantato basso e cadenzato porta al ritornello che a primo ascolto risulta abbastanza orecchiabile ma non del tutto convincente. Il problema più grande è presente nel testo in italiano che per quanto sia azzeccato in metrica, rimane un po’ inconcludente nel significato e povero di figure retoriche. Senza dubbio un peccato o meglio un’occasione mancata, dato che il brano, supportato da un video, è a mio avviso la vera e propria piattaforma di lancio verso il panorama Rock Italiano.

“Bloody Knife” è una bella canzone caratterizzata da uno stacco tecno-rock al minuto 1:50, che continua in strumentale concludendo con belle parti soliste. Le due chitarre si configurano come elemento portante dell’album.

“Screaming to the World” è un bel pezzo, niente di particolarmente originale ma un ritornello compatto e orecchiabile la fa da padrone. Il riff portante ricorda un po’ i Guano Apes di “Open Your Eyes” e guida il pezzo fino alla strofa.

Eccoci a “Life”, brano che ha il privilegio di intitolare l’album. La canzone è una bella ballata, ed è quella cantata meglio nell’album. Il brano è bilanciato in tutto, durata tempi e parti strumentali si inseriscono armoniosamente rendendo l’ascolto gradevole. Una piccola critica al finale che sarebbe dovuto essere interpretato meglio.

“Boost”“Talk” e “Real Friend” sono brani da riempimento, non trovo particolare originalità né esigenza di esprimere emozioni particolari. Non considero i pezzi negativamente, ma allo stesso tempo non ne sono rimasto colpito o tantomeno impressionato.

I toni cambiano leggermente con l’arpeggio di “Butterfly”, che potenzialmente ha tutte le carte in regola per essere un bel pezzo, ma si perde nella monotonia vocale e nella banalità delle soluzioni utilizzate. Stesso problema si ripresenterà due canzoni dopo con “Angels”.

‘Life’ si conclude con un altro pezzo in Italiano che risulta ibrido e intrigante (“Non è la Fine”). A primo impatto dà l’aria di essere una ballata tradizionale, in seguito colpisce con moderne evoluzioni. L’uso delle parole è ottimo, peccato che il pezzo sia troppo corto. Le scelte di arrangiamento sono azzeccate: archi e le percussioni fanno davvero la differenza. La voce è espressiva e dentro il pezzo.

Concludendo: Il punto di forza della band e dell’album sembrano essere le due chitarre che si alternano tra potenza e soli hard rock/post-grunge, il resto della band c’è ma non è brillante, di conseguenza andrebbero rifiniti tutti i punti grazie ai quali verrebbe spontaneo e immediato dire: “Cazzo, oggi ho proprio voglia di ascoltare gli Swell99!” In ogni caso lascio a voi l’ascolto augurando in bocca al lupo al quintetto marchigiano.

 

Paolo Prosil

 

TrackList

  1. Urlo
  2. Bloody Knife
  3. Screaming To The World
  4. Life
  5. Boost
  6. Talk
  7. Real Friend
  8. Butterfly
  9. Mistake
  10. Angels
  11. Non È La Fine
  • Anno: 2014
  • Etichetta: Plindo eLabel/ArtLovers Promotion
  • Genere: Hard Rock/Post-Grunge

 

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