Voto: 6
ADD (acronimo per Avvocati Del Diavolo) è una band italiana di alternative stoner metal formata nel 2007. Al loro attivo un primo demo datato 2007,un primo full lenght ‘Neo Evo’ e un promo Ep datato 2012, sino ad arrivare alla loro ultima fatica discografica ‘A Dear Diary’ registrato al West Link Studio con Alessandro Paolucci in veste di produttore.
Si parte con ‘The good, the bad, the undead’ campane in lontananza, marcia trionfale dei rulli di batteria che danno il via ad un riff guitar particolarmente incisivo e articolato, non mi è piaciuta l’impostazione ritmica della batteria sulla strofa.. invece sul pre ritornello l’ho trovata molto interessante dal sapore progressive in alcune soluzioni. Il chorus del brano non mi è piaicuto, però mi è piaciuto l’intermezzo del brano verso il terzo minuto è una genialata.
‘Lumberjackass’ ha un intro stile ”banjo”, il riff di guitar è melodico e si ricorda facilmente, però le linee vocali sono prive di fantasia rimarcando troppo le melodie della chitarra, è un brano che è suonato bene, ma non mi ha convinto appieno.
Allora sia ‘Nails che Frank-Einstein’ come brani non mi hanno convinto,sono suonati bene, però li ho trovati un pò monotoni per alcune soluzioni prettamente vocali e per quanto concerne la struttura armonica, ‘Lullaby’ invece risulta essere un bel brano variegato e arrangiamento bene, nota positiva di questo brano l’imprevedibilità. Il problema si presenta con ‘Straightjacket’ che ha un intro bellissimo,però poi si perde clamorosamente,adesso dirò un qualche cosa che vi farà drizzare i capelli, la struttura sembra di ‘Lacio Drom’ dei Litfiba.. o comunque sembra che abbia questa intenzione in alcuni punti focali.
Sino a quà il disco degli Avvocati Del Diavolo non mi ha entusiasmato particolarmente e la stessa ‘A D.E’ me nè dà conferma, ma..’Thunderbird Lover’ e ‘Fireflies t.o.t riaccendo la luce’ su questo album dando all’ascolto una band rivitalizzata e galvanizzata nelle strutture armoniche, nelle linee vocali e negli arrangiamenti con un impatto devastante, sembra un altra band… allucinante…
‘Ver Sacrum’, quà le sonorità si fanno spinte con un riffone guitar che dà il via ad una strofa suadente, l’arrangiamento globale del brano è calibrato al punto giusto, l’accompagnamento della seconda chitarra nel fraseggio risulta perfetto, la batteria crea trame simil progressive assieme ai riff guitar che fanno da contorno. Il chorus è molto bello.
Arriviamo a ‘After Doomsday’, questo brano è semplicemente fantastico,ritmicamente ci sono idee molto interessanti che danno una certa imprevedibilità al brano tenendolo sempre omogeneo nella sua struttura. Mi piace la prestazione vocale,anche il basso l’ho trovato gradevole in alcune soluzioni originali.
Si conclude con ‘A dead doesn’t die’, un buon brano che dalla sua ha un buon intro e il chorus.
Le conclusioni finali sono oserei dire ardue perchè la band suona bene, buona produzione, professionalità e tutto quello che serve per emergere, però questo disco per metà a mio modo di vedere non ha mordente, è un parere estremamente soggettivo e non vi dovete offendere, da metà disco in poi siete un altra band completamente diversa con un tiro incredibile e con brani che lasciano il segno, se vi fate un autoanalisi ci sono due mondi all’interno degli Avvocati Del Diavolo.
Pier Paolo Lunesu
TrackList
01.The good,the bad,the undead
02.Lumberjackass
03.Nails
04.Lullaby
05.Frank-einstein
06.Straightjacket
07.Thunderbird lover
08.A d.e.
09.Firefails t.o.t
10.Ver sacrum
11.After doomsday
12.A dead doesn’t die
- Anno: 2014
- Etichetta: Valery Records
- Genere: Alternative Stoner Rock
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