Voto: 7

Un death metal old style è il genere proposto dagli AnimHate, un ricordo dei Cannibal Corpse di fine anni 80 specialmente nelle sonorità della chitarra con una vena thrash. La band si forma nel 2011 nella ventosa e fredda stagione invernale genovese, ma la line up ufficiale sarà ultimata solo nel 2013 con l’arrivo di Andrea Christbeater alla voce e a Febbraio appena passato con l’aggiunta di un’ ulteriore chitarra… Davor.

L’EP ‘InHuman’, registrato e mixato presso Inverno Studios nel Febbraio trascorso, è un insieme di 5 pezzi combinati da inquietanti sonorità e da contesti oscuri.

Quello che incuriosisce di ‘Fall’, il primo brano che incrociamo tra i cinque proposti, è il principio di chitarra e basso intersecati tra loro, lenti e cupi, mutando poi con vasta aggressività della voce e batteria in quella vena thrash, lesta, arida e piena di delusione per questa umanità subdola e meschina. Al contrario, ‘Desire’, seconda traccia, inizia subito sferrando un death minaccioso, riff veloci melodici ma aspri, grancassa continuativa e blast infiniti. ‘Blueprints’, l’ultimo pezzo, si stacca un po’ dall’ etica proposta in precedenza  con un intro composto da una batteria leggiadra da parte di Tony, che coinvolge Serb al basso  e la chitarra di Alex in composizioni ricche di groove… il pezzo  da comunque un senso di rassegnazione.

Consiglio questo album a chi di solito è tenuto ad apprezzare musiche thrash/death/black anni 80, non a chi ama suoni pesanti ed aggressivi.

Stay Metal \m/

Erika LadyBass

 

TrackList

1. Fall

2. Desire

3. Corrupt

4. Ruins

5. Blueprints

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Death Metal

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