Voto: 7.5
L’ep dei Tytus ‘White Lines’ arriva senza alcun riferimento alla band o alla produzione ma, dopo una veloce ricerca in rete, sono molte le informazioni su questo gruppo triestino che debutta proprio con questa uscita discografica.
Si tratta di un progetto molto interessante, stampato esclusivamente in vinile e con una tiratura limitata a sole trecento copie. Come se non bastasse la pubblicazione avviene ad opera di tre distinte case discografiche: l’italiana Kornalcielo, la spagnola Ghost Highway e l’americana Self Destructo, ciascuna delle quali ha utilizzato un colore diverso, viola per l’italiana, giallo per la spagnola ed infine verde per la statunitense.
Sul piano musicale, la band propone un hard rock classico, con richiami a gloriose band degli anni settanta, colossi del calibro di Thin Lizzy e UFO. Tipico esempio è il riff che apre ‘A new dawn’s eve’, brano che compare sul lato A del lavoro. I Tytus però non si fermano qui e attingono ancora al sound britannico, prendendo spunto dalla NWOBHM dell’inizio degli anni ottanta, con le atmosfere dei primi Saxon, degli Angel Witch e degli Iron Maiden di Paul Di’Anno. Su questa lunghezza d’onda infatti si muove ‘White Lines’, collocata sul lato B, pezzo che da il titolo al’EP.
Ulteriori punti di forza sono la qualità dei musicisti e del cantante Tilen Durden (nome d’arte?!?), oltre ad un produzione assolutamente professionale che da al lavoro un suono a dir poco prorompente.
Naturalmente due soli brani sono pochi per giudicare il lavoro del gruppo, ma se queste sono le premesse sarà bene che la band metta in cantiere un album completo al più presto.
Alberto Trump
TrackList
1 A new dawn’s eve (side A)
2 White Lines (side B)
- Anno: 2014
- Etichetta: Kornalcielo
- Genere: Hard Rock
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