Voto: 7.5
Il nostro paesello non è così in caduta libera musicalmente parlando come molti disfattisti vorrebbero far credere. In ambito rock senza voler fare divisioni di sorta c’è un affollatissimo sottobosco di band più o meno valide, prontissime a farsi il sedere per cercare di lasciare un segno del loro passaggio. Fino a quando ci saranno tanti affamati di arte e non mangiatori a tradimento sull’arte, band incazzate tipo i lombardi The Elements saranno porta bandiera della vera musica; quella fatta con il cuore (quando posso il mio attacco alle cover band deve esserci!!).
La band in questione riesce ad amalgamare con discreta naturalezza post grunge/alternative/Hard Rock/emocore confezionando per Yaiag Records il debutto “Mister Orange” La title track del disco è davvero un’ottima opener; travolgente, aggressiva quanto basta, estremamente melodica che punta a lasciare una bella scarica di adrenalina fin dal primo ascolto.
“Americana” malgrado possa avere strofe più intimiste e pacate riesce poi ad aprirsi con ritornelli ariosi. Anche in questo caso predominante è la quadratura ritmica piuttosto che il virtuosismo dei singoli elementi, ma è anche il genere che richiede soluzioni più asciutte.
“Your Face No More” pur restando su coordinate vicine ai pezzi precedenti denota elementi più punk ‘n roll. Discorso diverso per il pezzo più “emo” del lotto.
“The Battle” mi ha ricordato a tratti gli odiati-amati Black Veil Brides per alcuni accenni più marcatamente metal classico e per alcuni spunti vocali in scream alternati al pulito molto legati all’emocore appunto. Fermo restando che le linee vocali restano melodiche e accattivanti. Ci vorrebbe una bella ballad a questo punto per smorzare i toni. Prontamente accontentato.
“Miserable Song” è una ballad stupenda, matura, non scontata, magistralmente arrangiata. Forse perché legato a sonorità hard rock & AoR essendo non proprio una mammoletta appena sbocciata, mi sarà capitato di ascoltare centinaia di ballad tutte più o meno simili e riconosco dunque la buona originalità di questi ragazzi. Complimenti davvero.
“Get Drunk In The UK” è al momento il pezzo che nonostante vacilli sempre sulle stesse coordinate è quello che dimostra più sperimentazione e cambi di tempo dimostrando buone qualità della band nell’osare quando non ti aspetti.
“The King” si muove invece su territori post grunge più cupi e monolitici, il cantato molto chiaro rompe questo marcato equilibrio donando quel tocco di personalità del tutto naturale perchè spesso ormai su sonorità di questo tipo troviamo vocioni simil Creed, Staind, ecc.
“Wasting Time” è un altro pugno allo stomaco. Un Rock ‘n Roll moderno con chiari ammiccamenti al punk; non mi ha coinvolto completamente forse perché quasi in dirittura d’arrivo i pezzi tendono a somigliarsi, ma ci sta per certi versi visto il genere.
“Pathetic” è molto retrò invece pur sempre scanzonato e melodico complice l’ennesima linea vocale ruffiana di facile presa, uno dei migliori pezzi del lotto, secondo il mio umile parere ci mancherebbe.
In chiusura troviamo “Something In Summer” che non aggiunge nulla di particolarmente significativo da rilevare rispetto a quanto emerso di positivo nelle track precedenti.
La bonus track “Reazione” è la versione italiana di “Wasting Time” apponendo il sigillo su un dischetto davvero niente male ben prodotto da una band che ha grinta e carattere per fare a sportellate nell’affollato panorama rock ‘n roll dei ragazzotti tremendi made in Italy. In bocca al lupo!!
Luka ShakeMe Albarella
TrackList
- Mister Orange
- Americana
- Your Face No More
- The Battle
- Miserable Song
- Get Drunk In The UK
- The King
- Wasting Time
- Pathetic
- Something In Summer
- Bonus Track (Reazione)
- Anno: 2014
- Etichetta: Yaiag Records
- Genere: Alternative/Hard Rock
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