Voto 8.5

Ottima seconda prova in studio per i veneti 4th Dimension. I ragazzi, d’altra parte, si erano già fatti notare con il loro primo lavoro,“The White Path To Rebirth”, alla recensione del quale vi rimandiamo per i cenni biografici sulla band.

Fresco di stampa, “Dispelling The Veil Of Illusions” conferma quindi molte delle aspettative che avevamo sul combo veneto: dieci brani in pieno stile power sinfonico, interpretati con la ormai ben nota carica poetica del singer Andrea Bicego, magistralmente orchestrati dalle tastiere di Talete Fusaro. Non si può però certo dire che sia un lavoro scopiazzato dal precedente: questo secondo album riesce infatti a mantenere quelli che sono i segni e le caratteristiche peculiari del gruppo, mostrandoli in una veste in parte nuova, con spunti decisamente originali e gradevoli. Salta  immediatamente “all’orecchio” l’intenzione di alleggerire le atmosfere, abbandonando la mesta e poetica malinconia del precedente platter, per adottare uno stile a tratti più aggressivo e veloce, a tratti più leggero e moderno. Il risultato è un album che spiazza e affascina, complici anche i raffinati testi, veri e propri gioielli cesellati in ogni minimo dettaglio.

Archiviata l’intro strumentale “Veil 3102”, i 4th Dimension mettono subito in campo tutta la carica emotiva di cui sono capaci, con un brano speed dal tiro davvero esplosivo: “Circle In The Ice” apre infatti questo secondo album in maniera a dir poco trascinante, un inizio che lascia ben sperare.

La successiva “Kingdom Of Thyne Illusion” non fa che confermare la prima impressione: brano altrettanto energico del precedente, colpisce però per la capacità del combo vicentino di fondere power metal, qualche accenno prog e sonorità elettroniche spudoratamente più moderne con estrema disinvoltura.

Con “Quantum Leap” ritorniamo su un registro canonico, in un pezzo dall’atmosfera decisamente esaltante. “Extraworld” mostra, ancora una volta, tutta la versalità dei 4th Dimension, che sperimentano qui un sound più moderno e originale, coniugando uno spregiudicato utilizzo dell’elettronica con le sonorità tipiche del gruppo.

“White Logic” si distingue per essere, al contrario, un brano di quelli che ti aspetti dai 4th Dimension: melodia e poesia, che prendono forma e voce grazie alla splendida capacità interpretativa di Andrea Bicego, singer davvero fuori dal comune per capacità e passione. La novitá é semmai rappresentata dall’ evidente atmosfera prog del pezzo, che impreziosisce senza snaturare il sound della band.

Splendida e struggente la ballad “Memoirs Of The Abyss”: dolcissima e malinconica, un attimo di sospensione prima di rituffarci in un’atmosfera ben più energica e travolgente. “The Watchtower (A Dream Of Chivalry…)” ritorna infatti su un registro più speed e aggressivo, in cui a farla da padrone è un refrain inebriante ed adrenalico.

“Dissonant Hearts” un brano dall’atmosfera originale quanto coinvolgente, accentua ancora una volta la capacità unica dei 4th Dimension di unire elettronica e chitarre in maniera leggera e naturale.

Il platter si conclude infine con un’altra ballad delicatissima, “Away”, in cui attore principale è il solito Andrea Bicego, voce meravigliosa e interprete in grado di esaltare le sensazioni suscitate da questa splendida melodia.

Insomma, “Dispelling The Veil Of Illusions” è un lavoro per palati fini, amanti delle melodie raffinate e dei testi curati fino al limite della poesia. Ma è anche prova di un processo di crescita e di maturazione di un gruppo tra i migliori del genere in Italia, capace di distinguersi con caratteristiche ben connotate, nonchè di sperimentare nuove sonorità. Consigliatissimo per gli appassionati del genere!

 

Luy C.

 

TrackList

01. Veil 3102

02. A Circle In The Ice

03. Kingdom Of Thyne Illusions

04.  Quantum Leap

05. ExtraWorld

06. White Logic

07. Memoirs Of The Abyss

08. The Watchtower (A Dream Of Chivalry…)

09. Dissonant Hearts

10. Away

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: Power Prog Records
  • Genere: Symphonic Power Metal

 

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