Voto: 8

La storia dei romani Whisperz è piuttosto travagliata; sono nati infatti nel lontano 2004 dall’incontro del bassista Marco Di Ianni e del chitarrista Leonardo Olasio che già collaboravano in precedenti progetti, con il chitarrista Massimiliano Maggi. Da quel momento la band ha iniziato a comporre i primi brani e ad esibirsi dal vivo, ma a causa di numerosi cambi di formazione non è mai arrivata alla registrazione del materiale in studio. Dopo l’ingresso del batterista Enrico Bagnato e del cantante Flavio Falsone finalmente la formazione ha trovato la giusta stabilità e, forse con qualche anno di ritardo sulla tabella di marcia, il primo album omonimo della band ha visto la luce.

La proposta musicale dei Whisperz fa leva su un classico heavy metal con influenze prese da band del calibro di Iced Earth, Iron Maiden e Metallica, ma al di là dei possibili paragoni con i mostri sacri del genere, il tratto distintivo dei brani presenti sull’album è la capacità della band di proporre arrangiamenti complessi che rendono interessante l’ascolto, soprattutto perché, anche grazie all’indubbia qualità dei musicisti, riescono ad alternare momenti molto diretti e pesanti, a sezioni strumentali in cui la tecnica la fa da padrona, senze diventare eccessiva o stucchevole.

Fin dall’iniziale ‘Mr. Nothing’ che apre alla grande l’album, questo è il punto saliente della proposta dei Whisperz: un intro vagamente maideniana che conduce ad un riff cadenzato ed ossessivo che fa da spina dorsale al brano per poi tornare verso il finale. Il tutto condito dall’ottima sezione ritmica (un plauso va al batterista Enrico Bagnato, vera macchina da guerra) che, a dire il vero, continuerà a dare il massimo per tutto l’album.

Anzi, le successive ‘Maliciuos Intent’ e ‘Violent Seeds’ dimostrano ancora di più la capacità del combo romano di regalare brani intensi e diretti ma allo stesso complessi. Una citazione merita la voce di Flavio Falsone, perfettamente a suo agio sia nelle parti pesanti in cui si fa più roca e graffiante (ricordando, a mio parere il Paul Di’Anno degli anni d’oro) che in quelle più melodiche di ‘Violent Seeds’ e soprattutto della bellissima ‘Outcast’, unica traccia con parti decisamente più lente del disco.

Da citare poi brani più immediati ma altrettanto efficaci come ‘The Cage’, a mio parere la traccia più riuscita dell’intero disco, ‘My Asylum’, in cui l’apertura e il bridge centrale sono affidati ad un riff di basso distortissimo e la conclusiva ‘Bloody Eyes’ sulla quale tutti i membri del gruppo romano danno il massimo. Tutte le canzoni danno prova di come i Whisperz, per capacità compositive e musicali non abbiano nulla da invidiare a gruppi più noti e di consolidata fama.

Insomma, pare che la gestazione lunga e complessa del disco ci abbia costretto a dei tempi di attesa insolitamente lunghi, tuttavia l’attesa è stata premiata da un disco indubbiamente sopra la media.

 

Alberto Trump

 

TrackList

1. Mr. Nothing

2. Malicious Intent

3. Violent Seeds

4. The Cage

5. My Asylum

6. Outcast

7. Dusty Road

8. Bloody Eyes

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: Revalve Records
  • Genere: Heavy Metal

 

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