Voto: 6

Gli As Ocean / Collapse sono un quartetto Veronese di giovani musicisti dediti al Deathcore; tra le loro principali ispirazioni si leggono i nomi storici del genere come Thy Art is Murder o Suicide Silence.

La band si presenta a noi oggi con il loro EP “Break the Silence”, consistente di 6 tracce, descritto dagli stessi come contenente di “breakdown violenti, suoni devastanti e voci distruttive”, in grado di “incendiare qualsiasi palco”. Andiamo a vedere se tale descrizione del loro sound corrisponde a verità.
Le prime due canzoni “Time is Money Friend!” e “Skylines” non rivelano granché; presentano una forma primitiva e canonica, molto piatta, arrivando a sembrare quasi un ripetersi senza innovazioni delle medesime strutture.
Con “Abduction” e “Thrill of Freedom” la qualità s’inalza, facendo pensare che forse i primi due lavori proposti siano, in chiave cronologica, esperimenti d’esordio.

L’album prosegue senza troppe deviazioni dai classici suoni del genere e, purtroppo, palesi cliché ripetuti a iosa. L’elemento che più disturba, oltre ad una voglia d’innovare pari a zero, è la costante programmazione elettronica della voce, che risulta tutto al di fuori dell’essere capace d’esser riprodotta live per “incendiare i palchi”.
Vi sono anche minime trovate, come cori in clean vocal, che tuttavia mancano dell’attenzione necessaria per poter colpire il bersaglio, e la cui forma grezza va a scontrarsi fin troppo con il lavorato lavoro digitale sul growl e scream.

Gli As Ocean / Collapse sono un gruppo di giovani a cui piace imitare i propri idoli, ma a cui manca ancora la capacità artistica e tecnica di comporre veri lavori che possano farli conoscere o alzare, in generale, l’attenzione alla scena italiana da parte dell’ascoltatore medio. Un album godibile al massimo e pieno di energia per chi ama il genere, ma che non racconta nulla di nuovo ad ascoltatori più attenti ai dettagli e volenterosi di nuov’aria.
Tra le ispirazioni vengono citate anche band devote alla tecnica come Born of Osiris, ma il quartetto è fin troppo lontano da tali livelli.

Di sicuro dovrebbero impegnarsi di meno a trovare supporterssponsorspublishers, e compagnia cantante, e concentrarsi di più sul migliorare la propria musica. In sintesi, sono la fotografia di una scena italiana che si accontenta di restare nel piccolo ambiente elitario che si è auto-creata, gongolandosi con le produzioni digitali eccessive e accontentarsi di divertirsi ai live con amici e fan duri a morire, senza voler tuttavia nuotare contro corrente.

 

Marian Hevein

 

TrackList

1. Time is Money Friend!
2. Skylines
3. Abduction
4. Thrill of Freedom
5. Good Luck Champ!
6. 25-17

 

  • Anno: 2014
  • Etichetta: MYO Agency
  • Genere: Deathcore

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