Sono trascorsi meno di un paio d’anni dalla release di “Upwards”, e i Teodasia non si sono riposati un attimo, lavorando a ben due Ep. Noi ci occupiamo del secondo, a livello cronologico di release, che risponde al nome di “Reflections”, forte di un artwork dai riflessi poetici e quasi enigmatici. Ma andiamo con ordine.
Per chi non conoscesse ancora la band, ecco un breve sunto relativo alla biografia del complesso musicale: i veneziani Teodasia sono una band symphonic rock/metal nata nel 2006 per volere del batterista Francesco Gozzo. Il quintetto ha all’attivo una demo (“Crossing The Light”), un LP, “Upwards”, recensito con buoni risultati anche sul nostro portale, ed infine due EP, tra cui questo “Reflections“, autoprodotto dalla band stessa. Non proprio esiguo è il numero di pezzi proposto dai nostri (si parla di nove canzoni), ma che coprono comunque meno di quaranta minuti. Partiamo immediatamente.
Ad aprire il sipario è l’immancabile intro tastieristica/orchestrale, “Back To The Past”, forte di un incedere mistico, quasi magico, e che tosto fa spazio al primo pezzo cantato, “Where I Belong”, che mostra subito come lo stile della band sia un po’ cambiato: in effetti, si può notare che, nel pezzo in questione, i nostri facciano più riferimento ad una tastiera dai sapori da colonna sonora, mettendo la chitarra in secondo piano. Buona l’idea di alternare i versi con un ritornello orecchiabile, ad opera della nuova vocalist Giulia Rubino, dalla timbrica scorrevole e melodica. “Mirrors” costituisce, invece, un inaspettato intermezzo strumentale, che vede ancora la tastiera intagliarsi una parte da protagonista assoluta, costituendo un breve ponte con la title track, “Reflections”, a cui si aggancia perfettamente, in una traccia ove i nostri sanno destreggiarsi a dovere, proponendo un altro pezzo piuttosto scorrevole e orecchiabile, e che certamente vede un notevole punto di forza nel lavoro tastieristico di Michele Munari, il cui strumento pare rappresentare il corpus primum non solo della traccia in sé, ma dell’intero disco.”Land Of Memories” è una traccia che si suddivide in due parti. La prima è un pezzo suonato e cantato sulla stessa scia di “Reflections”, mentre la seconda parte è un’outro strumentale, arricchita da buoni vocalizzi che danno al pezzo una buona spinta in più. Di suddette canzoni, abbiamo anche un video ufficiale, che gli interessati potranno visualizzare a questo link http://www.youtube.com/watch?v=KsYBxSLnbaA . Il settimo pezzo, “Stay”, è, in realtà, una cover originariamente composta dagli eurodancer tedeschi Sash!. Un remix, quello dei Teodasia, con tanto di distorsioni nella ritmica, per un riarrangiamento che segue quasi fedelmente il pezzo, riadattato in chiave symphonic rock. Il penultimo pezzo, “Infinity”, non è altri che una traccia strumentale più articolata rispetto a “Mirrors”, e che a tratti riesce davvero a dare l’idea dell’infinito, a mio avviso, muovendosi su spazi sconfinati che sollevano gli animi, grazie ad un suono di pianoforte misto a quelli orchestrali. A concludere il pacchetto è “Windy Night”, che si pone, nuovamente, come seguito direttamente collegato a “Infinity”, destreggiandosi su lemmi sonorità, vedendo inizialmente in combo voce e pianoforte, portandosi sulla scia della ballad, e mettendo la parola fine a questo piacevole EP.
Tirando ora le somme, penso di poter affermare con certezza che “Reflections” sia un EP ben congegnato, davvero molto scorrevole, e che ha l’unico difetto di terminare troppo presto, lasciando, sinceramente, l’amaro in bocca. Molto preminente è l’uso della tastiera, che, come già accennato, sacrifica quello della chitarra, che di rado si esibisce in assoli, occupandosi principalmente di un’onesta ritmica di contorno, con interventi fugaci o comunque non invadenti. In ogni caso, è chiara la differenza con “Upwards”, che invece era più basato su una voce dominante e un più ampio uso delle distorsioni. Acquisto consigliato, per chi avesse voglia di passare una larga mezz’oretta in compagnia di musica che sa essere decisa, anche dura quando serve, e al contempo onirica.
Francesco Longo
TrackList
1. Back To The Past
2. Where I Belong
3. Mirrors
4. Reflections
5. Land Of Memories ( Part 1 )
6. Land Of Memories ( Part 2 )
7. Stay (Sash! cover)
8. Infinity
9. Windy Night
- Anno: 2013
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Symphonic Power Metal
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