Voto: 7.5

Cari lettori di IdM,

è con grande piacere che vi presentiamo gli Shadows of Steel e, già dal nome, intuiamo che il loro genere prediletto non può essere che il power metal! Band ligure formatasi del 1996 che dopo due album e undici anni di intenso lavoro con vari cambi di line-up, riescono finalmente a registrare il loro terzo capolavoro, regalmente intitolato “Crown of Steel”.

Un power vecchio stampo ma con la saggia aggiunta di sintetizzatori che rendono la composizione di maggior interesse: difatti l’intro della prima canzone (che dà il titolo all’album), non ci fa credere di ascoltare un disco metal ma, dopo una manciata di secondi, un riff di chitarra velocissimo e intensi colpi di rullante ci mettono sull’attenti. La guida vocale del mascherato frontman si destreggia tra velocissimi intrecci di chitarra alternati a veloci interventi di tastiera e cori ben assestati: un ottimo inizio.

Altri intensi colpi di rullante danno il via a “On The Waves Of Time” sfoggiando ancora sintetizzatori che destabilizzano i più fidati seguaci del genere, ma tuttavia, incuriosiscono l’ascoltare. Ottima prova vocale di Wild Steel anche se il brano molto bello e curato, risulta un po’ anonimo se non per la particolare resistenza fisica di Frank Andiver alla batteria che pare una drum machine! Stessa impressione per “Never Say Goodbye”, nonostante catturi maggiormente l’attenzione grazie al suo ritmo e al ritornello molto catchy. Nessuno metta in dubbio la bravura dei cinque musicisti, espressa fino al suo massimo nel lungo intermezzo che precede un ancor più lungo, sebbene più intenso, finale.

Poi arriva, svegliandoci dal lieve torpore, “Nightmare” con il suo ritornello che risuonerà in testa per molto e molto tempo. Semplice ma efficace (ogni tanto è necessario) questa power-ballad trasmette molte più emozioni rispetto ai precedenti brani ed è, a mio parere, composta con più criterio scorrendo benissimo senza mai deconcentrare. E dopotutto, anche Frank riesce a prendere un po’ di respiro, rallentando lievemente la sua sfrenata corsa!

Melodia e potenza caratterizzano il power di “The Light In Your Eyes” con una sonorità helloweeniana ai giorni nostri; ma è con “Outsider” che la melodia e l’intesità emotiva toccano l’apice, grazie ancora all’intreccio vocale del frontman su un ritornello ben curato melodicamente. L’unica pecca, forse, troppo ripetitivo ma tuttavia scorrevole. In dirittura d’arrivo, ecco spuntare un’altra ballad introdotta dagli immancabili synt di Andrew Mc Pauls; è inoltre in “Recall” che riusciamo ad apprezzare in pieno il timbro vocale di Wild Steel, delicato e pulito che ci coccola fino alla fine del brano, lasciandoci un pizzico di malinconia.

Ma dopo tutte queste coccole, ecco riprendere fiato per l’intensa “Cast Away”, il vero masterpiece dell’intero prodotto che, anche se di lunga durata, scorre benissimo grazie alla melodia veramente catchy che ci induce ad ascoltare di nuovo e ancora questo brano.

In conclusione, un power metal ben suonato che, con l’aggiunta di qualche synth, modernizza la composizione, toccando qualche punta prog senza mai uscire però dai binari di questo veloce treno!

Michael Cavallini

 

TrackList

1. Crown Of Steel

2. On The Waves Of Time

3. Never Say Goodbye

4. Nightmare

5. The Light In Your Eyes

6. Outsider

7. Recall

8. Cast Away

 

  • Anno: 2013
  • Etichetta: Underground Symphony
  • Genere: Power Metal

 

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