Voto: 7
Convinti che l’italiano non sia la lingua del rock? Ebbene, i Tempesta vi dimostreranno che, per superare questo ostacolo, è sufficiente avere qualcosa da dire, un messaggio da veicolare. E loro ce l’hanno, eccome!
Nati a Grado nel 1992, solo nel 2007 i nostri decidono di utilizzare l’italiano per trasmettere la loro musica e i loro contenuti. Scelta ancor più coraggiosa, se si considera che il sound proposto dai Tempesta è un heavy metal schietto, contaminato però da decisi elementi melodici power. Già nel loro precedente lavoro erano comunque ben riusciti nell’impresa di coniugare il loro sound con la nostra bellissima madre lingua. Con “Scusate Per Il Sangue” affinano questa loro particolarità, riuscendo ancora una volta a distinguersi per dei testi di protesta e denuncia che sono dei veri e propri “J’accuse” alla società attuale, con i suoi media deviati, i suoi sistemi di potere opprimenti, che siano essi quelli politici o religiosi.
Il platter ci accoglie con un morbido e seducente riff di chitarra, che ci mette però un attimo a trasformarsi in un urlo di rabbia: è “Crollerà Il Cielo“, atto di accusa tutto dedicato ai mass media che ci anestetizzano con false notizie irrilevanti, nascondendoci ciò che è realmente importante.
La title track conferma invece le capacità melodiche dei Tempesta, con un brano dal groove affascinante, ma che in alcuni momenti sembra non coniugarsi perfettamente con il testo: la sensazione è infatti che le parole vengano incastrate un po’ a forza sulla melodia aggressiva del brano.
“Idiocracy” è un’esplosione di rabbia nei confronti di una classe dirigente saldamente aggrappata alla sua poltrona (“Una politica che sforna zombie su poltrone, occultando baci tra uomini d’onore”). “Imperi Di Sabbia” veicola al contrario un ideale tutto sommato positivo: “condividiamo le idee, condividiamo ciò che non si vuole che si sappia, ogni murò crollerà come se fosse di sabbia”. Il brano è l’ennesimo atto di accusa, questa volta nei confronti degli abusi di edilizia. “I Cani Del Padrone” mette in evidenza, sin dalle prime note, la validità della sezione ritmica del combo, grazie al bel giro di basso che ci accompagnerà cadenzato fino alla fine del brano. Nuovamente, però, si avverte quella vaga sensazione di mancata adesione tra sound e testo, questa volta incentrato su come la nostra storia venga cambiata per far crescere generazioni di futuri elettori.
Come dicevamo, i Tempesta ne hanno di cose da dire e di rabbia da comunicare: “La Paura Del Diverso” (brano che vuole mettere a nudo le contraddizioni di una cultura che ci inculca paura e disprezzo per il diverso), “La Legge E’ Uguale Per Tutti” (un vero e proprio dito puntato contro una giustizia al servizio dei potenti), “Non Siamo Numeri” (denuncia contro la continua violazione della nostra privacy, a cui ormai siamo assuefatti), sono tutti pezzi che dimostrano quanto sia profondo il disprezzo che questi ragazzi nutrono, e giustamente, nei confronti di politica, religione, mass media e società tutta. Lo stesso dicasi per “Radici Nel Cemento“, atto di ribellione nei confronti dell’odio radicato nella nostra cultura, che si contraddistingue però per il sound violento e aggressivo tipico del thrash: una vera bordata sonora ad accompagnare un testo come sempre carico di significato e di spunti di riflessione oltre la furia iniziale.
Il platter si conclude con due brani su temi etici e religiosi di attualità: “Mentre Tu Dormi“, incentrato su come la Chiesa nasconda i suoi crimini, e “Sparami Sul Viso“, che parla di eutanasia.
Insomma, dopo aver ascoltato queste 11 tracce, vedrete di sicuro aumentare il vostro carico di rabbia ed adrenalina e allora vorrà dire che i Tempesta saranno giunti proprio lì dove volevano arrivare: al fondo della vostra coscienza, per scuoterla dalle fondamenta e provocare un sano moto di ribellione. E poco importa se il messaggio non si sposa sempre perfettamente al loro sound aggressivo. Ciò che conta è che sia arrivato esattamente lì e che abbia lasciato traccia di sé, un seme di rabbia e di riflessione da far germogliare lentamente.
Luy C.
TrackList
01. Crollerà Il Cielo
02. Scusate Per Il Sangue
03. Idiocracy
04. Imperi Di Sabbia
05. Cani Del Padrone
06. La Paura Del Diverso
07. La Legge E’ Uguale Per Tutti
08. Non Siamo Numeri
09. Radici Nel Cemento
10. Mentre Tu Dormi
11. Sparami Sul Viso
- Anno: 2013
- Etichetta: Ukdivision Records
- Genere: Heavy Metal
Links: