Voto: 7
Si presentano senza troppi fronzoli gli Stone Revolution, di cui purtroppo sappiamo ben poco, dato che il materiale giunto racchiude solo 5 songs e una foto live di gruppo (e ciò non è un male, visto che è quello che ci interessa di più).
L’EP, come già detto, è composto da 5 tracce tutte compatte e coerenti, sia per sonorità che per composizione.
L’assetto è quello delle classiche band Hard Rock ’80/’90: basso, batteria, due chitarre e voce.
La traccia di apertura, “Don’t You Ever“, mette da subito in chiaro le intenzioni del quintetto, che punta ad esprimere un mix di tecnica, potenza e voglia di divertirsi. Il pezzo ricorda i grandissimi Extreme, ovviamente con le dovute proporzioni.
La seconda traccia è “For Every Single Smile“. Questa parte molto bene, grazie ad una bella intro composta da un arpeggio scuro e atmosferico. Purtroppo ci si perde un po’ con l’arrivo del riff portante, che ha poco di originale e tanto di già sentito. La realizzazione del pezzo non è del tutto malvagia, ma il ritornello perde d’impatto non riuscendo ad avere abbastanza incisività. Le doppie voci non sono abbastanza coese e a tratti risultano leggermente fastidiose, il collasso avviene una volta giunti al cambio di tonalità a seguito dell’assolo.
Si riparte con “Money“, che recupera la situazione. Ottimo il dialogo introduttivo tra le due chitarre che, con naturalezza e spontaneità, muta in polistrumentale. La band ritorna a quelli che sono i propri canoni di appartenenza, ossia Hard Rock anni ’80/’90 in stile Extreme (il complimento, penso non sia da poco). Rispetto ai due pezzi precedenti, la timbrica e il registro vocale sono decisamente azzeccati ed inseriti con maturità e metodo all’interno delle gradevoli partiture musicali.
Eccoci qui alla penultima track “No Way“. Il riff introduttivo è tanto immediato quanto accattivante e cattura l’ascoltatore catapultandolo nella strofa. Risulta piacevole il contrasto che si genera nel pre-ritornello. Il pezzo scorre bene dall’inizio alla fine, compresi gli assoli che sono ben strutturati e funzionali alla canzone.
“Searching For Peace” chiude l’album in maniera abbastanza classica. La canzone ha una struttura abbastanza buona e risulta piacevole all’ascolto anche se non sembra avere grandi pretese.
Concludo facendo i complimenti alla band che con questo EP la band lascia intravedere un buon potenziale tecnico e compositivo.
Tuttavia ci sono grandi margini di miglioramento come l’evidente la mancanza di originalità o la voglia di osare per creare le basi di una sonorità moderna o quantomeno originale personale.
Paolo Prosil
TrackList
1. Don’t you Ever
2. For Every Single Smile
3. Money
4. No Way
5. Searching for Peace
- Anno: 2013
- Etichetta: Yaiag Records
- Genere: Hard Rock
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