Voto: 6.5

Iniziamo con una premessa di non poco rilievo: questa è una demo. In altri termini, una sorta di “pilota” per capire le potenzialità di una band, senza andare troppo per il sottile con l’accuratezza con la quale proporsi. E’ una premessa importante da fare, perchè altrimenti si rischierebbe di azzoppare questa collezione di pezzi, volendoli analizzare per quello che invece non sono, nè possono essere: quel composto musicalmente organico e armonizzato, altrimenti noto come “disco”. La prima cosa che si nota ad orecchio, infatti, è la produzione abbastanza scarna ed approssimativa, che sarebbe di per sè già un elemento piuttosto negativo nella valutazione di un album, ma non in quella di una demo-tape, appunto. Tra l’altro, va rilevato che nella demo in questione la stessa band era ancora in una fase di primordiale formazione (anno 2007): sostanzialmente un duo di polistrumentisti con l’aggiunta di una voce, che ha successivamente cambiato volto con l’ingresso di un nuovo vocalist, che appare solo nell’ ultima traccia (registrata nel 2010), ed infine di un apposito batterista in tempi più recenti e che qui quindi non si ha ancora modo di apprezzare. Ciò detto, questa demo reca un titolo che è un manifesto (“Sicilian Way of Thrash”, ndr) ed un marchio di fabbrica ancora più eloquente, nel caso non si fosse sufficientemente inteso cosa aspettarsi: Thrash Bombz. Ed in effetti, è esattamente ciò che vi si ritrova: thrash a palate, per 10 tracce di fila.

Entrando più nel dettaglio, il tape si apre con “Fear of the Light”, un pezzo che ricalca le sonorità dei primi Slayer, miscelandole però con dei passaggi più vicini ai Death, soprattutto per via del cantato. L’ influenza di Chuck Schuldiner si fa più marcata nella successiva “Hell of Impure Souls”, dove non mancano comunque echi che ricordano i Metallica di “Kill ‘em All”. Arriva poi “Necrosis”, in atmosfera Venom, ed una strumentale – “Instrumental”, appunto – gradevole e decisamente nel solco del thrash anni ’80. “Toxic Waste” è, a parere di chi scrive, il pezzo più rappresentativo della demo: dal punto di vista musicale potentissimo, tra Slayer e Anthrax, lasciato “monco” da una componente vocale più affine al death/black che al thrash, e che quindi finisce per risultare troppo marcata ed ingombrante. Stesso discorso per “Dead Body Hanged”, mentre “Antropodecay” richiama, almeno nei riff, i Metallica di “Master of Puppets” e “Battery”. Proseguendo, ecco “Uncertain Presence”, ancora nel segno della premiata ditta King-Hanneman, ma sovrastata, ancora una volta, da un cantato troppo forzato, ed “A. H. B.”, con spunti interessanti, che finiscono però per perdersi in una certa ripetitività. Chiude la demo “Human Incantation”, l’unica traccia registrata con formazione rinnovata (a partire dalla voce) e spunta un sorriso di sollievo: il pezzo propone un thrash di stampo 80’s di assoluto rilievo, tra MegadethAnthrax e Slayer, e soprattutto con una voce finalmente appropriata al genere, grintosa ma senza quel growl presentato nei pezzi precedenti. La band, insomma, pare aver trovato la quadratura del cerchio.

Cosa dire dunque di questa demo? C’è tanta carne al fuoco, indubbiamente, ma troppo spesso si rischia di bruciarla, procurando una certa saturazione nell’ascolto. Come dice Moretti in un suo noto film, “le parole sono importanti”: ecco, è questo che si nota, la band ha certamente da dire, ma non sempre riesce ad articolarlo come dovrebbe, e potrebbe, soprattutto. Ecco perchè, senza nessuna saccenza ma piuttosto con la convinzione che ci siano i mezzi per proporre molto di più di questo (ed in forma più compiuta), chi scrive assegna un voto che, in particolar modo per quanto lasciato presagire dall’ ultima traccia, vuole essere un forte incoraggiamento a proseguire nel processo di perfezionamento e crescita della band, per confezionare “bombe di thrash” più raffinate e meno artigianali.

 

Francesco Celeste Farro

 

TrackList

01. Fear of the Light

02. Hell of Impure Souls

03. Necrosis

04. Instrumental

05. Toxic Waste

06. Dead Body Hanged

07. Antropodecay

08. Uncertain Presence

09. A.H.B.

10. Human Incantation

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Thrash Metal

 

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