Voto: 7
Originari di Sassuolo, gli Artaius vedono la luce nel 2008. Con l’intenzione di unire la musica metal con il folk, il sestetto, dopo aver prodotto una demo, dà alla luce nel 2013 questo “The Fifth Season”, primo full length della band in vendita da aprile, forte di ben undici tracce inedite, e rilasciato sotto Moonlight Records. Immergiamoci subito, dunque, in questo viaggio nel folk metal propostoci dagli Artaius!
Un’atmosfera quasi mistica ci introduce l’opener, “Make The Iguana” che, mischiando decentemente melodie più soft e in cui prevale il lato folk dei nostri, con altre in distorsione che strizzano anche un po’ l’occhio al progressive, si rivela un onesto pezzo di apertura. Parte sicuramente più diretta la seconda canzone, “Through The Gates Of Time”, con tanto di voce growl che tosto segue una distorsione bella sparata, e che in seguito andrà a sposarsi con il flauto e il duetto tra la voce femminile di Sara Cucci, che senza dubbio sa muoversi con una certa agilità che favorisce l’orecchiabilità del sound, e lo scream un po’ ovattato del tastierista, che si occupa dei contorni.
Immediata è anche “Over The Edge”, che quasi subito arriva al punto, proponendo un buon ritornello, e donandoci un inaspettato intermezzo strumentale di pianoforte, ad opera del tastierista Giovanni Grandi, che spesso e volentieri si ingegna ad inserire venature un po’ prog, sebbene si parli, questa volta, con la complicità dei compagni, di intermezzi che rimandano più a quelle atmosfere progressive rock di una quarantina di anni fa. “Over The Horizon” cerca, invece, di essere una traccia più orientata sul pesante, dando uno spazio maggiore alle distorsioni, per un risultato forse un po’ troppo caotico, ma con un paio di gustosi spiragli di luce.
Gradevole si rivela dalle prime note, piuttosto, “Starway’s End”, forte di interventi azzeccati nelle voci, che sfruttano il classico intreccio in un modo buono e giusto, supportati come si deve dai compagni, tastiera in particolare. Partendo timidamente,” Prophecy”, forte di una chitarra incalzante e diverse sezioni interamente strumentali, procede spedita, senza infamia e senza lode, fino alla prossima canzone, “La Vergine E Il Lupo”, pezzo interpretato in italiano che, a giudicare dal cantato, pare quasi volersi porre come narrazione di una fiaba, per un risultato finale gradevole, anche grazie all’innocente assolo di flauto, che fa capolino verso la fine.
E’ ora il turno di quella che definirei una tetralogia, e che parte con “Wind Of Truth”, traccia che progredisce in velocità e che certo non manca di tecnica, mentre “Wind Of Quest” è una canzone molto soft, interpretata interamente dalla voce da Sara Cucci, che se dapprima interviene usando il linguaggio narrato, in seguito si lascia andare con un breve ed orecchiabile cantato. Si torna ad un sound più veloce ed aggressivo con “Wind Of Revenge”, che non tradisce il titolo, muovendosi su uno stile incalzante ed orecchiabile nei versi, con tanto di azzeccato assolo tastieristico. A concludere il disco è quindi “Wind Of Wisdom”, altro pezzo piuttosto soft che riesce ugualmente ad intrattenere l’ascoltatore, decretando di fatto la fine.
Si può quindi asserire che il prodotto finale rilasciato dagli Artaius sia qualcosa di interessante, gradevole, tuttavia non mastodontico e con le sue pecche: l’uso spesso troppo meccanico del growl e le voci un poco ovattate non mi hanno soddisfatto del tutto, sebbene si tratti di interventi ponderati e per lo più azzeccati. A livello strumentale, la band se la cava egregiamente, in particolare le influenze tastieristiche prog sono ben evidenti.
Ultimamente, e con mio grande piacere, il movimento folk si sta espandendo sempre più, e per gli amanti del genere penso che questo “The Fifth Season” possa essere un acquisto da tenere in buona considerazione.
Francesco Longo
TrackList
01. Make The Iguana
02. Through The Gates Of Time
03. Over The Edge
04. Horizon
05. Starway’s End
06. Prophecy
07. La Vergine E Il Lupo
08. Wind Of Truth
09. Wind Of Quest
10. Wind Of Revenge
11. Wind Of Wisdom
- Anno: 2013
- Etichetta: Moonlight Records
- Genere: Folk Metal
Links: