Voto: 6.5

I Total Empty nascono nel 2009 in quel di Genova e non si può dire che abbiano avuto vita facile; con molte traversie riescono ad avere una formazione stabile soltanto nel 2010, vivendo un anno abbastanza travagliato. Ma non mollano e riescono finalmente a dare alla luce il loro debut album “Planktoon”, uscito il 13 maggio sotto l’egida della Nadir Music e con una produzione degna di nota che porta il nome di Tommy Talamanca.

Un traguardo sudato, per un gruppo che ha grinta da vendere e che rivela nella sua opera prima un interessante spessore di significati. Fedeli al nome che si sono scelti, i Total Empty hanno imbastito i nove brani che lo compongono partendo dall’osservazione della vacuità odierna, caratteristica principale di una società superficiale, dedita più all’apparire che all’essere. I testi, abbastanza diretti e critici, pessimistici ma anche ironici, sono uno dei loro punti di forza, cosa che vale doppio considerando la scarsa importanza troppo spesso attribuita alle liriche. Il titolo, infine, ne è il perfetto riassunto, sottolineato con grazia ed incisività dalla copertina.

Musicalmente, “Planktoon” è un mix di componenti che può essere incluso nel filone crossover metal, dimostrandosi sicuramente molto “crossover”, sebbene non sempre metal. Le sonorità presentano buone variazioni sul tema, passando dal metal classico a quello più melodico e/o moderno, attraversando il thrash e portandosi dietro reminiscenze variegate. “Groove” e “riff” sono le parole chiave per descrivere il songwriting della band e devo dire che nei momenti in cui il sound si fa più corposo, non necessariamente quelli più tirati o più pesanti, i Total Empty risultano convincenti e trascinanti. La voce, benchè non abbia secondo me doti particolarmente spiccate, si sposa benissimo con l’impronta musicale dell’album, anche se forse è troppo effettata in certi passaggi. Personalmente preferisco il cantato naturale, più sincero e realistico.

Nonostante i bei punti di forza, “Planktoon” non è privo di quel “limite” che ultimamente ho riscontrato spesso nelle nuove uscite: qua e là diventa ripetitivo e manca, forse troppo, di originalità. Un po’ come se la band avesse usato questi pezzi per sperimentare se stessa, senza però compiere quel passo in più che rende veramente “propria” la composizione. Comprensibilissima d’altronde la voglia del gruppo di produrre un album, senza aspettare oltre dopo il percorso accidentato che ha dovuto affrontare per consolidare la formazione, però forse un filo di elaborazione in più non avrebbe guastato.

Sicuramente i Total Empty hanno tutto il tempo per crescere e sono sicura che sapranno farlo nel migliore dei modi, sperando che non perdano per strada l’attenzione per i testi e per i significati intrinseci ed estrinseci che devono sempre essere presenti. Auguro a questi ragazzi di godersi a tutto tondo l’esperienza del debut album, traendone il massimo profitto in ogni senso ed in ogni ambito possibile.

 

Ella May

 

TrackList

1. Soldier

2. The One

3. Outside

4. Wonderland

5. Total Empty

6. The Punisher

7. Watch Out

8. Father

9. You Lose

 

  • Anno: 2013
  • Etichetta: Nadir Music
  • Genere: Crossover

 

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