Voto: 8.5

Amore al primo ascolto: ecco cosa è stato per me “Hanging Rock”, secondo album del guitar hero italiano Tommy Vitaly.

Già recensito più che positivamente su queste pagine con il precedente Just Me, artista virtuoso non avvezzo ad inutili virtuosismi, Tommy mette oggi a segno un lavoro che non potrà non fare breccia nei cuori e nelle corde di ogni cultore del genere. Non aspettatevi niente di stravolgentemente originale, tutt’altro. Signori, qui si parla una lingua da noi ben conosciuta: ogni nota di questo album, infatti, trasuda e trasmette Rock, di quello fatto con la passione che solo un vero artista può nutrire e comunicare.
Notevoli anche le collaborazioni messe in campo per la realizzazione di questo platter: da Mats Levén (Therion, At Vance, Yngwie Malmsteen) a Carsten “Lizard”Schulz, da Todd La Torre (Queensryche, Crimson Glory) a David Defeis (Virgin Steele), da David Shankle (Manowar, David Shankle Group) a Zak Stevens (Savatage, Circle II Circle), da Ferdy Doernberg (Axel Rudi Pell, Therion, Rough Silk) a Michele Luppi (Vision Divine, Secret Sphere), per citarne alcuni, tutti magistralmente scelti e calati nei vari pezzi che compongono “Hanging Rock“. Da notare l’apporto fisso alle pelli da parte di un tal Rhino (ex Manowar) e di Andrea Torricini (ex Vision Divine) al basso. Insomma, un bel dispiegamento di metalliche forze per questo cd. E ne valeva la pena.

Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, sono pochissimi i brani strumentali (solo due): Vitaly, coadiuvato da voci eccelse, opta qui per un sound più diretto, a metà strada tra l’heavy metal classico e il power metal.  “Betrayer” è infatti lì a dimostrarlo, con un’accoglienza da opener aggressiva e mozzafiato: insomma, il messaggio è chiaro, pochi fronzoli, solo cattivissimo e purissimo metal. Un riff di chitarra tagliente ed un drumming devastante fanno da cornice alla voce ruvida e aggressiva di Mats Levén, una bordata di puro metallo. Si parte alla grande e si continua vorticosamente con “Run With The Devil“, brano dal tiro più speed e dalla vocazione power. “Hands Of Time” rivela il lato totalmente power del platter, mettendo in risalto la splendida performance di Todd La Torre, da brivido. La pausa intimista arriva puntuale con la bellissima ballad “Forever Lost“, per la quale Vitaly non poteva trovare voce migliore: David Defeis duetta magistralmente con i riff del nostro guitar hero, in un brano delicato ed emozionante. Torniamo su atmosfere power con la roboante “Idol“, in cui si incastona perfettamente la voce di Michele Luppi. Con “Misantropy“, primo dei due brani strumentali di “Hangin Rock“, Vitaly ci concede una splendida pausa intimista, che mette a nudo l’anima rock dell’autore. Ma è solo una pausa, appunto. Si riparte senza indugi con “Heavy Metal God“, vero e proprio inno metal carico di adrenalina e rabbia, dotato di un refrain epico in grado di trascinare anche l’ascoltatore più difficile. “Hanging Rock“, title track e secondo pezzo strumentale del platter, ha una vena meno intimista rispetto a “Misantropy“, ma in grado di creare comunque atmosfere quasi new age, uno squarcio di serenità e armonia in questa folle corsa metallica. Chiude il platter “Ice Warrior“, un brano dalle evidenti influenze Maideniane per l’ennesimo ospite d’eccezione alla voce, Zak Stevens. Splendida cavalcata su territori di un heavy metal puro ed incontaminato, a suggello finale di questo pregevole lavoro.

Insomma, “Hanging Rock” non sarà la quintessenza dell’originalità, ma poco importa. Quello che conta è che dannatamente rock, un rock creato con passione e sudore, quello che arriva dritto al cuore e che non lascia indifferenti. Di più. è espressione di un heavy metal virtuoso ma diretto, che non potrà deludere chi ama le sonorità vere, pulite e sincere. Un ritorno alle radici, alla sostanza e all’anima del metal nella forma più pura e diretta. Da ascoltare assolutamente.

 

Luy C.

 

TrackList

1. Betrayer (feat. Mats Leven on vocals)

2. Run with the Devil (feat. Carsten “Lizard”Schulz on vocals)

3. Hands of Time (feat. Todd LaTorre on vocals)

4. Forever Lost (feat. David Defeis on vocals)

5. Idol (feat. Michele Luppi on vocals, Norifumi Shima and Ferdy Doernberg solos)

6. Misanthropy

7. Heavy Metal God (feat. Carsten “Lizard” Schulz on vocals, David Shankle guitar solo)

8. Hanging Rock (feat. Ferdy Doernberg keyboard solos)

9. Icewarrior (feat. Zak Stevens on vocals)

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: IceWarrior Records
  • Genere: Heavy Metal

 

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