Voto: 8
Attivi dal 2007 i senesi Violent Sun hanno nel loro curriculum due Demo, Under A Violent Sun e Traces, partoriti tra il 2011 e il 2013. L’ultimo Traces appunto è uscito proprio quest’anno e presenta musicalmente affinità al Death Svedese di cui possiamo citare – ascoltando le tre track della Demo – gli Hypocrisy (per le atmosfere quasi claustrofobiche) e i seminali Dissection per alcuni stacchi veloci.
La proposta musicale però va più sul Melodic, quindi anche realtà come gli Opeth e i primi Dark Tranquillity rientrano a far parte delle influenze di questo gruppo, che ricordiamo è mente di Riccardo Calanca e Mario Di Ceglie (rispettivamente batterie e voce/chitarra) a cui poi si aggiungono proprio per la lavorazione di Traces, l’altro chitarrista Leonardo Bellavista e il bassista Marco Di Volpato.
L’iniziale The Dreamer trascina l’ascoltatore in territori lugubri, minacciosi e affascinanti, in cui la voce di Di Ceglie crea l’atmosfera che si basa su ritmi lenti e più veloci, mai confusi. Ritornano in mente gli Hypocrisy ai tempi di The Final Chapter per la lentezza agghiacciante sprigionata da questo brano.
In Traces Embodied incede ancora minacciosa e ricalca la stessa struttura di The Dreamer, con l’arricchimento di un assolo verso la seconda metà del brano.
Stains Of Fervency conclude veloce con le chitarre del duo Di Ceglie-Bellavista, ottime a creare un tappeto musicale suonato a volume giusto (e meno male!) e in maniera compatta e fluida.
Niente sbavature, la produzione è buona (già di per sè è un ottimo segno quando si parla di Demo) e la composizione va bene. Non ci si perde in troppa velocità o troppa brutalità, tutto è fatto e suonato alla maniera giusta. Aspettando quindi il primo disco ufficiale, consiglio agli amanti del genere, e non solo, questa piccola realtà delle Terre di Siena.
Sonia Steel Diamond
TrackList
- The Dreamer
- In Traces Embodied
- Stains Of Fervency
- Anno: 2013
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Death Metal
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