Voto: 8
Decisamente un debutto col botto quello degli Atomic Blast, giovane complesso emiliano dedito ad un thrash metal a tinte groove che strizza l’occhio a passato e presente, grazie alle evidenti influenze esercitate specialmente da Pantera, Metallica, Lamb of God e Machine Head, ma che soprattutto ha il profondo merito di palesare tratti originali che profumano di futuro. Un futuro più che roseo, oserei direi, date le solide fondamenta su cui poggia questo Ep.
Infatti, nel momento in cui ci si trova di fronte ad un progetto di questa portata, se è giusto osservare come molti passaggi siano stati già proposti parecchie volte, risulta ancora più opportuno sottolineare la personalità e le doti tecniche con cui il quintetto bolognese cerca di rileggere il tutto garantendosi una propria identità. In altre parole, quando, musicalmente parlando, dimostri di amare ed essere predisposto ad un genere che ha detto praticamente tutto quello che c’era da dire, è giusto e inevitabile che gruppi come quelli citati pocanzi abbiano un ascendente determinante su una nuova proposta, ma è essenziale metterci sempre qualcosa di proprio e farlo con stile. Precisamente, quella che delimita e separa la vivacità dalla monotonia di un album, è una linea sottile lungo la quale è facile cadere, ma non è assolutamente questo il caso di “Noise of Revolution”, in quanto, nonostante la giovanissima età, questi ragazzi sembrano proprio aver fatto centro.
Nel dettaglio, dopo la breve opener “As In the Ocean”, un’intro strumentale scandita da delicati arpeggi di chitarra, ecco che con la successiva, cattivissima “Revenge Again!” si scatena tutta la dirompente forza d’urto degli Atomic Blast: un pezzo davvero di notevole fattura (probabilmente il migliore) a cavallo tra il sound della band del compianto Dimebag Darrell e, a mio avviso, di quello proposto dai Trivium post 2006.
Facendo un passo in avanti ci troviamo di fronte a “Suppressed Anger”, una traccia a tinte molto groovy che sembra non voler mai esplodere per poi farlo sul finale. In generale, ottima prova di coesione; nello specifico, performance sugli scudi del batterista Tobia Caradonna.
La segue “Silence”, un vero e proprio “punch in the face” che ha immediatamente manifestato nella mia mente l’artwork sulla copertina di “Vulgar Display of Power”: potenza allo stato puro e ritmica veloce per un brano che presenta un’interessante commistione tra growl, scream e clean voice, e che mette in risalto la perfetta armonia tra chitarre e basso. In chiusura troviamo l’altrettanto godibile title track, la quale nulla aggiunge o toglie ad un prodotto già ampiamente promosso.
Ora non ci resta che aspettare il primo full lenght, il quale, ne sono certo, non deluderà.
Davide Khaos
TrackList
1. As In the Ocean
2. Revenge Again!
3. Suppressed Anger
4. Silence
5. Noise Of Revolution
- Anno: 2013
- Etichetta: Spider Rock Promotion
- Genere: Thrash Groove Metal
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