Voto: 8.5

La Pianura Padana come le paludi della Louisiana? Il Po come il Mississippi? Sono metafore che nascono spontanee ascoltando Ruralizer, album d’esordio di Tombstone Highway, duo piacentino formato da H.M. Outlaw (voce, chitarra, banjo), che troviamo anche nei Forgotten Tomb, ed Emilio “S.O.B.” Sobacchi (batteria). Non mancano gli ospiti, soprattutto il virtuoso della sei corde Mario Percudani.

Pubblicato dalla polacca Agonia Records, e quindi con buone prospettive per quanto riguarda i mercati internazionali, il disco consta di 9 tracce incandescenti, a base di stoner metal, southern rock, blues iperamplificato e una spruzzata di doom. Vengono in mente Black Label SocietyCorrosion of ConformityZZ TopLynyrd Skynyrd e Down, ma i nostri riescono comunque a risultare sufficientemente personali, in virtù di una componente “rurale” e folkeggiante dettata in particolare dai sapienti inserti di banjo, come dimostra la opener “Old Blood“, poderoso mid-tempo in cui emerge una voce ruvida e machariff spaccatimpani e funambolici assolo di slide guitar. Nella seguente, più dinamica “Acid Overlord” si coglie una certa componente sabbathiana incrociata con pastose sonorità sudiste, mentre “Graveyard Blues” è un lungo e pesante doomy blues che, lentamente ma inesorabilmente, avviluppa l’ascoltatore, trascinandolo figurativamente nelle sabbie mobili non rare in territori americani come i due menzionati in apertura. I due minuti e mezzo di “Hellfire Rodeo” sono un brutale cazzotto sui denti, la title track fa duellare il ruspante banjo con chitarrone heavy/southern, “Bite the Dust (And Bleed)” è semplicemente irresistibile con i suoi ritmi e i suoi groove, poi arriva “Mississippi Queen“, cover del classico dei Mountain, discreta ma che tuttavia non aggiunge né toglie nulla all’album. Il finale è tutto per una “Hangman’s Friend” ritmicamente tempestosa, con qualche assordante rallentamento e un assolo di chitarra tanto breve quanto ispirato.

Ruralizer è uno degli highlight del primo trimestre 2013, almeno a giudizio del sottoscritto, e mette in vetrina i Tombstone Highway (curiosità: il moniker deriva dal titolo di una canzone degli Obsessed) come una vera e propria riffing machine e direi anche come caso abbastanza unico nel panorama hard ‘n’ heavy di casa nostra. Due nordisti italiani innamorati di sonorità sudiste a stelle e strisce, ovvero la Padania incontra Dixieland: chi l’avrebbe mai detto?

 

Costantino Andruzzi

 

TrackList

1. Old Blood
2. Acid Overlord
3. Graveyard Blues
4. Hellfire Rodeo
5. Ruralizer
6. Bite the Dust (And Bleed)
7. At the Bitter End
8. Mississippi Queen
9. Hangman’s Friend

 

  • Anno: 2013
  • Etichetta: Agonia Records
  • Genere: Stoner/Blues

 

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