Voto: 7.5

Dopo quasi 4 anni dalla loro nascita e dopo aver pubblicato una demo che avrà un riscontro positivo, i Veratrum esordiscono finalmente con il loro primo full-lenght album. Questo si chiama “Sentieri Dimenticati” e viene pubblicato prima nel Febbraio del 2012 e successivamente nel Marzo del 2013 sotto l’etichetta Buil2kill Records.

Quello che richiama subito la nostra attenzione è la preferenza di rimanere fedeli alla lingua italiana, abitudine sempre più rara. Questa scelta trasmette una particolare personalità a tutto il lavoro.

Il compito di introdurre l’album è affidato ad una intro parlata, interpretata da una voce flebile e distaccata. Appare strano però che questa sia in lingua inglese.

Ma ecco che finalmente il quartetto bergamasco entra in scena. E lo fa con una partenza a razzo.
La track si chiama “Uomo“; il suo è un percorso che attraversa abilmente le strade della composizione di melodie e atmosfere suggestive, senza tralasciare però la cattiveria che plasma il carattere della band.

Non c’è dubbio che ci troviamo davanti ad un lavoro più che valido, e la conferma arriva dal brano successivo: “Lo Sventramento dei Guardiani della Terra Cava“, caratterizzato da ritmiche thrash.
I Trionfi Più Grandi” invece spazia tra blast-beat e andature lente dal sapore doom/heavy.

Ars Goetia” è l’elemento aggiunto di questo lavoro e senza dubbio il più vario.
L’ambientazione black si sposa perfettamente con uno spiccato tocco epico che raggiunge l’apice grazie ad una lodevole composizione corale nel ritornello.
Segue un intermezzo strumentale dal sapore arabeggiante e dalle poche pretese.

Il riferimento che ricorda vagamente i Nile permea anche nella track seguente, “Ritorno ad Atlantide“, che per l’appunto tratta una tematica ispirata alla mitologia.

Un altro intermezzo strumentale ci tiene compagnia prima degli ultimi due brani. Quest’ultimo però, al contrario del precedente, viene adornato da delle tastiere e un pianoforte che gli conferiscono un sapore speciale.

Thule” è la penultima traccia. La vena melodic-black qui confluisce in un climax che evoca un growl malinconico e straziato davvero affascinante.

E infine giungiamo al brano che chiude l’album.
Accordi dissonanti e ritmiche altalenanti; “Agarthi” è probabilmente il più violento nella tracklist.

Tirando le somme, ci troviamo davanti ad un lavoro strutturato su un sapiente accostamento di metal estremo, tastiere e atmosfere esoteriche, impreziosito da una vena compositiva cosciente e matura.
Unico e solo difetto dell’album può essere attribuito alla qualità delle registrazioni e del sound, ma visto il risultato finale direi che può benissimo passare in secondo piano.

 

Alex Imperiale

 

TrackList

01. La Voce del Silenzio
02. Uomo
03. Lo sventramento dei Guardiani della Terra Cava
04. I Trionfi più Grandi
05. Ars Goetia
06. I braceri del Tempio di Thot
07. Ritorno ad Atlantide
08. Orizzonte
09. Thule
10. Agarthi

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Buil2kill Records
  • Genere: Trash Black/Death Metal

 

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