Voto: 7.5

I Tystnaden nascono nel 1999 in quel di Udine, proponendo sin dagli inizi sonorità che è sicuramente riduttivo confinare nell’ambito dello straripante filone gothic metal.

Il sound della band è infatti, per loro stessa definizione, “un incontro affascinante tra aggressività e melodia, energia istintiva e ricercata delicatezza”, una miscela di elementi che spaziano dal progressive al melodic, passando per le contaminazioni più disparate.
La band ha inoltre un curriculum live di tutto rispetto, avendo partecipato a molti festival importanti e suonato come headliner e come opener con Linea77Vision DivineSecret SphereMacbethExtremaElvenking e molti altri.

Per tornare ad oggi, “Anima”, terzo full lenght della band, è la perfetta sintesi della proposta musicale dei Tystanden: una fusione di rabbia e sentimento attraverso un sound melodico e raffinato quanto potente e aggressivo. Una proposta originale e di carattere in un filone che sta rapidamente esaurendo spunti creativi e di interesse: una voce piacevolmente fuori dal coro. E a proposito di voce, superba la prova di Laura De Luca. Premetto che è difficile che mi lasci coinvolgere dalle ugole femminili, spesso improntate a timbri troppo lamentosi e “neniosi”, tanto più in un genere così teatrale come il gothic. Laura, al contrario, dimostra di avere, oltre che una bellissima voce, carattere, grinta e versatilità, dando ulteriore valore aggiunto ad un platter che comunque ha già molto da dire.

Passiamo quindi all’ascolto senza ulteriori indugi. Atmosfere epiche e possenti, sottolineate da cori e tappeti di tastiere maestosi, che si uniscono alla furia dei riff di chitarra del duo Codispoti – Cardona: questa è l’accoglienza che ci riserva l’opener “Lust”. Originale esempio di contaminazione è invece la seguente “Struggling At The Mirror”, in cui Laura ci delizia con momenti raffinati alternati ad episodi di pura rabbia. A seguire “Egonist”, forse il brano migliore del platter: le atmosfere tipiche del gothic trovano qui una perfetta simbiosi con una vocazione progressive che rende il tutto davvero sublime. L’ascolto procede agevolmente attraverso i vari brani, pur se con alcuni cali di tensione, come nel caso di “Days And Lies” e “The Life Before”, entrambe un po’ sottotono rispetto al livello complessivo. Da segnalare invece ancora “Father Mother”, in cui uno struggente inizio di brano ci accompagna in un crescendo di pathos ed emozioni, e la rabbiosa “Mindrama”, in cui di nuovo fanno capolino vocazioni progressive unite a soluzioni stilistiche raffinate quanto di impatto dirompente.

Nel complesso una gran bella prova di carattere quella dei Tystnaden, che dimostrano come si possa fare gothic senza rinunciare a rabbia e grinta, senza rinunciare quindi ad un sound pieno e possente e che non releghi le chitarre a puro contorno stilistico. Mai come in questo caso, possiamo dire Stay Metal!

 

Luy C.

 

TrackList

01. Lust

02. Struggling At The Mirror

03. Egonist

04. Days And Lies

05. Against Windmills

06. Father Mother

07. Mindrama

08. War

09. The Life Before

10. Innerenemy

11. The Journey

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Valery Records
  • Genere: Modern Metal

 

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