Voto: 7.5
AmbraMarie, X-Factor già vedo facce inebetite, altre incazzate, puristi che gridano allo scandalo: che ci fa su Italia di Metallo??? Ok, vi rispondo io che IdM l’ho fondata. Qui si parla di metal ovvio, ma con un occhio di riguardo anche al rock, senza il quale non ci sarebbe il metal. Detto questo AmbraMarie fa rock e lo sa fare, più di chi se ne vanta ogni giorno e poi magari si limita a fare cover o a scimmiottare rockstar di altra caratura. Per quanto riguarda X-Factor vi invito a guardare il suo intervento da Pino Scotto a Database, e capirete tante cose, ammesso che lo vogliate capire.
Dopo la premessa aggiungo che il titolo dell’album, uscito qualche mese fa, è l’esatto tempo trascorso dalla sua partecipazione al reality musicale fino alla pubblicazione dello stesso avvenuto tramite la sempre attiva e valida Valery Records.
Immergiamoci quindi all’ascolto dei 15 brani (c’è una ghost track alla fine) che compongono questo primo lavoro dell’artista lombarda. Oserei intanto dire che l’attitudine della bella ragazza bergamasca è scevra da ammiccamenti o ruffianerie nei confronti del pubblico che ama il rock, lei il rock ce l’ha nel sangue e nella voce. La sua band (sono insiema da ben 9anni) è composta da veri artisti quali Hristo Lepri e Mighel Vanelli alle chitarre, Raffele D’Abrusco al basso e Mattia Degli Agosti alla batteria.
Chiarito che non c’è trucco nè inganno si parte con la solida “Tell Me Where Ya Been” che toglie ogni definitivo dubbio sulle qualità della band e della nostra artista, vigorosa ed essenziale la song si erge protagonista dell’intero lavoro. Lavoro che prosegue con “Sola” che fu il primo video estratto per promuovere l’album l’estate scorsa (l’uscita dello stesso è datato 26 novembre 2012) interessante e ben strutturata anche nel testo.
Vorrei citare che il il tutto è uscito dai Westlink Studio di Ale Paolucci, chi non lo conosce può anche smettere di seguire IdM! Ed ovviamente il tutto è ben prodotto.
Nell’arco di tutto l’album c’è anche qualche caduta di tono come ad esempio “Cielo di Ruggine” un pò troppo soft, “Nulla Esiste” ballata rock (nelle parti lente la voce ricorda un pò Carmen Consoli) ma comunque molto più interessante di tanta musica che ci viene propinata ogni giorno o anche “Once a Year” un pò troppo melensa sia pure con un suono alla base discretamente potente. Va altresì detto che nel complesso gli episodi di livello medio alto sono indubbiamente in larga maggioranza, come la tosta “My Enemy” (forse troppo simile al brano precedente..), “13 Days” che pur non essendo tirata ha un suo fascino di base nel ritornello facilmente apprendibile, o anche la bella “Quello che Resta” dalla quale è stato tratto il secondo video, rocciosa song che può scalare le classifiche portando della musica sana in mezzo all’inutilità di tanto mero commercio musicale.
Vorrei ricordare anche la fattiva collaborazione alla stesura di testi e degli arrangiamenti vocali di Steve Lyon (Depeche Mode, The Cure, Paul McCartney), così tanto per dire..
Ottimo tiro e ritmo per “Out Of My Bed” sicuramente uno degli episodi migliori di questo album, seguita dall’altrettanto pregevole “Viola” che sia pure con testo in madre lingua sprigiona rock a tutto tondo, smentendo chi dice che il rock in italiano non ha la stessa forza di quello cantato in inglese.
Più intimista “Solo Cenere” cantata tuttavia con la potenza vocale che non manca ad AmbraMarie, e che ne fa una delle migliori voci attualmente in circolazione, e che si conferma in “Guardami” altra notevole prova vocale su ritmi più intensi.
Io però avrei optato per tagliare un paio di brani, forse quindici son troppi anche se il finale è davvero bello con “Crashing Down” acustica ed emozionante all’inizio e poi con un crecendo rock di indubbio rilievo.
Chiude il duetto con il Pino nazionale che rispolvera per l’occasione un suo vecchio brano “Regina di Cuori” datato 1992 e che era dedicato a Freddy Mercury. Forse ler voci non si sovrappongono a dovere, però l’effetto per me è da brividi, conoscendo a memoria questa canzone.
La traccia nascosta si chiama “I’M Damned“, intima, melodica, la voce di AmbraMarie è accompagnata solo dal piano, e ci offre un aprova sugli scudi. Gran voce.
Complessivamente ripeto questo album è davvero bello e ben fatto salvo dove indicato, credo che AmbraMarie meriti palcoscenici importanti, ma si sa come funzionano le cose qui da noi. In ogni caso in bocca al lupo di cuore!
Klaus Petrovic
TrackList
01. Tell Me Where Ya Been
02. Sola
03. My Enemy
04. Cielo Di Ruggine
05. Once A Year
06. Nulla Esiste
07. 13 Days
08. Quello Che Resta
09. Out Of My Bed
10. Viola
11. Solo Cenere
12. Guardami
13. Crashing Down
14. Regina Di Cuori (feat. Pino Scotto)
15. I’M Damned
- Anno: 2012
- Etichetta: Valery Records
- Genere: Rock
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