Voto: 5.5
Il cd d’esordio che ci propongono le “rocce metamorfiche” di Bolzano si inquadra perfettamente in quel metal old school figlio del filone NWOBHM anni 80, primi fra tutti Iron Maiden e Black Sabbath, ma molto spesso mi ricordano di più i nostri storici Negazione dei tempi d’oro. Gli Skarn, pur non proponendo nulla di nuovo, hanno una propria personalità, complice anche l’azzardata ma apprezzata scelta dei testi in italiano, che eleva dalla mediocrità la musica proposta, altrimenti tutt’altro che orginale o innovativa.
I 7 brani proposti in questa autoproduzione trascinano e hanno indubbiamente una forte presa su chi, come il sottoscritto, apprezza il genere, grazie anche all’ottima voce del singer/bassista Manuel.
A parte questi aspetti decisamente positivi, non riesco a promuovere Veleno alla sufficienza. Il disco proposto dai quattro metal heads risente negativamente di capacità tecniche non ancora sufficienti a renderlo veramente buono, minando un lavoro altrimenti niente male. Certe soluzioni risultano infatti troppo dilettantesche e certi errori, specie del batterista, rovinano quello che poteva essere una grandiosa prima uscita discografica!
Sia chiaro: non è che siamo così distanti dalla sufficienza, ma c’è bisogno di lavorare e di migliorare, principalmente sulla tecnica individuale, in particolar modo della batteria, come già accennato, e delle chitarre, soprattutto nei soli, ma anche sul groove e sulla coordinazione (anche nella metrica dei cori!) che in certi passaggi più complessi viene meno.
Parlando della (auto)produzione di questo cd, va detto che la scarsa qualità della stessa non aiuta ad aprezzare il lavoro di questa band! Certo, valutare il disco di una band emergente dal livello produttivo sarebbe a dir poco fuori luogo, specie quando si tratta di una autoproduzione, infatti non è certo questo che mi porta a non promuovere gli Skarn, ma mi viene da pensare che con una maggiore attenzione e magari meno fretta nella registrazione già i quattro avrebbero potuto ottenere un risultato migliore.
In conclusione le idee ci sono, gli arrangiamenti tutto sommato funzionano, la personalità indubbiamente c’è, e mi aspetto, con le dovute correzioni, che il prossimo cd di questa band faccia davvero il botto!
Psycho Andy Romi
TrackList
- Vivo
- Guerra
- Tempesta di sabbia
- Senza te
- Giorni Migliori
- Cambiamento
- Veleno
- Anno: 2012
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Thrash/Death Metal
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