Voto: 5.5

Son passati ormai tre anni da quando i The Fire pubblicarono “Abracadabra” che il sottoscritto premiò con un bel 9 in pagella. Quindi tanta era l’attesa da parte mia per vedere il definitivo salto di qualità nel mercato discografico italiano con un album di puro rock senza fronzoli o altre etichette, pronto a spazzare via il finto rock italiano che gira da anni nelle radio.

Qiundi con discreta curiosità ed emozione inserisco il cd nel lettore e via di play. Termino l’ascolto e la prima sensazione è: ma ho sbagliato cd? Controllo, no sono i The Fire. Mi chiedo se forse mi son distratto e riparto col play.. E sarà così per altre volte ma la domanda è sempre la stessa: ma che è successo?

Semplice ed evidente, la band si è spostata verso lidi meno rock, intendete bene, la qualità, la tecnica e la produzione sono perfetti, troppo. Ora sò benissimo e lo sapete anche voi che non potevamo certo aspettarci un disco metal, ma dopo un must come “Abracadabra” pensavo ad un sound più roccioso che mantenesse almeno le corde di quel grande lavoro, cosa che qui latita pesantemente. Probabilmente per il mercato italiano è la via giusta ma per il mio gusto è un discreto passo falso.

Se ben ricordate in quella recensione accostai la voce di Olly a quella del mio mito Klaus Meine in alcuni passaggi cosa che ripeto anche adesso, ma vedere nella tracklist un brano dal titolo “Dynamite” mi aveva fatto sobbalzare, ma poi lo ascolto e mi crolla il mondo addosso, troppo melenso e senza la dinamite che ti aspetti.

Claustrophobia” apre l’album, ma già fa intendere la sterzata più pop della band, ora non mi si fraintenda, non è pop di quello da bimbiminchia sia chiaro, è di classe, potremmo definirlo rock/soft perchè le chitarre ci sono ma la melodia prende il sopravvento, e così è anche per “See You Next Time” che nei passaggi di chitarra mi ricorda gli irlandesi più famosi del mondo, che a me non piacciono..

Si rialza un pò il tutto nella successiva “Follow Me” grazie anche alla partecipazione della bravissima Alteria, il ritmo è bello, e anche il ritornello e il duetto tra due delle migliori voci rock italiane. Brano di gusto, sia pure ruffiano al punto giusto e del quale c’è ovviamente anche un bel video in circolazione!

Video che c’è anche di “Paralyzed” appena uscito da un paio di settimane, il brano è un lentone abbastanza piacevole ma che non solleva certo la qualità rock di questo cd.

Il brano che da il titolo all’album è forse il peggiore secondo la mia modesta opinione, troppo scontato, troppo commerciale, cosa poi tutta da vedere qui nel paese del bunga bunga, dove vai avanti solo se ti comprometti e ti vendi, cosa che non credo riguardi i The Fire.

A seguire “Waltzin’ Monnalisa” mi ricorda inizialmente il tormentone di ‘lui cerca la titina..’ e successivamente qualcosa di molto peggio, roba da boy band ed è meglio che non aggiungo altro. Si va meglio con “Just Can’t Get Enough” pur restando su toni molto ammiccanti alla commercialità. Di “Dynamite” ne ho già parlato arriva quindi il duo “MR Pain” e “Out of Here” la prima comincia bella tosta con suoni pesanti per poi districarsi piacevolmente e direi finalmente. La seconda torna al solito discorso che ormai è stantio per questa recensione, sicuramente valida ma col rock c’entra poco o nulla.

Come regalo abbiamo due bonus track, la prima è la già conosciuta “Business Trash” presente sull’ultimo lavoro di Pino Scotto, “Codici Kappao“, tiratissimo brano rock’n’roll che vede un’ottima prova dei Pino e di Olly e la band.

L’altra “Tu Sei Solo Mia” è la versione italiana di “Out of Here“, se la versione inglese non mi piace spero che quella italiana sia di livello superiore perlomeno nel testo. Testo che suppongo sia dedicato da Olly alla moglie, indubbiamente molto intenso e piacevole dettato da amore vero.

La conclusione è che i The Fire si son ammorbiditi troppo per i miei gusti, se in passato fossero sempre stati così probabilmente li avrei anche promossi, ma adesso mi è davvero impossibile, spero di essere smentito in futuro.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

01. Claustrophobia

02. See You Next Time

03. Follow Me (Feat. Alteria)

04. Paralyzed

05. Supernova

06. Waltzin’ Monnalisa

07. Just Can’t Get Enough

08. Dynamite

09. Mr. Pain

10. Out of Here

Bonus Track

11. Business Trash (Feat. Pino Scotto)

12. Tu Sei Solo Mia

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Ammonia/Valery Records
  • Genere: Rock

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