Voto: 5.5
One-man band dsmb nata per dare sfogo a sensazioni negative, Suicide Emotions arriva nel giro di nemmeno un anno di vita alla realizzazione di un full-length, dal titolo ‘Last Cut’ e contenente un totale di otto tracce.
Tra i brani proposti abbiamo intro e outro acustiche ed una traccia – ‘Suffocation’ – basata su un impianto black-noise-ambient alla Xasthur, non a caso citati tra le influenze. Gli altri pezzi, ossia le quattro, lunghe ‘Sad Emotions’ e l’ancor più lunga ‘Wonderful Visions Of Suicide’, si mantengono invece maggiormente in linea black metal, mostrando di privilegiare ritmi bassi e tempi lenti.
La cosa che più di tutte ho notato è una sorta di dislivello sul piano emotivo tra voce e chitarre. Mi spiego: le linee vocali sono praticamente inesistenti, sostituite da sporadiche urla strazianti come la tradizione dsbm giustamente richiede; gli strumenti invece non riescono a comunicare la stessa sensazione di pesantezza, angoscia, rabbia, dolore. Mi viene in mente il giro principale di ‘Wonderful Visions…’, dall’aria tutto sommato quasi serena – o almeno questa è la mia interpretazione. Anche le varie ‘Sad Emotions’ (tutte più o meno sullo stesso livello qualitativo, un po’ anomala forse la prima rispetto alle altre), complice anche una produzione che impedisce di valorizzarne i dettagli, non vomitano disperazione.
Una sorta di conflitto di emozioni, dunque, è quanto emerge da ‘Last Cut’: io credo che se si vuole suonare dsbm occorre “sintonizzare” maggiormente i vari elementi, di modo da guadagnare potenza espressiva ed empatia; se invece si sceglie di puntare verso il black metal, allora servono delle linee vocali più elaborate. Il progetto ‘Suicide Emotions’ del resto è ancora all’inizio, c’è tempo per migliorare e per definire meglio la propria identità, possiamo aspettare.
Francesco Salvatori