Voto: 8

Ciao ragazzi, oggi sono contento di avere tra le mani del nuovo materiale da recensire. Il lavoro è omonimo del gruppo stesso ossia X-Ray Life, album di debutto per il quintetto del nord Italia e spieriamo sia anche il primo di una lunga serie. La band ha la tipica formazione hard rock: due chitarre, basso, batteria e voce on top. Le trace proposte sono 11 tra cui una rivisitata cover dei Creedence Clearwater RevivalSusie Q, che evito di descrivere lasciando direttamente a voi il piacere di riscoprirla.

Le danze si aprono con Machine Gun Kelly che a tratti ricorda i primi Hardcore Superstar, il pezzo non è nulla di elaborato ed è leggermente penalizzato dalla produzione, che a tratti soffre dell’eccessiva compressione; tuttavia il pezzo scorre bene e rimane orecchiabile in tutte le sue partiture.
Si continua con Everyone Is A Star, dove la produzione trova un migliore bilanciamento, ma la strofa fatica un po’ ad introdurre il ritornello che rimane comunque molto gradevole e musicale. In sintesi direi che il pezzo sembra altalenare un po’ rispetto quelli che saranno i canoni della band sui pezzi successivi.
Finalmente arriviamo a Coma Like A Dream che sin da subito fa sentire che la band ha potenziale e carburante da bruciare! Il pezzo trascina dall’inizio alla fine e non si ferma mai, riuscendo a non stancare, molto buono e in tema anche l’assolo inserito poco dopo la metà della canzone.
L’album continua alla grande con Hey, spinto e capitanato da un riff claustrofobico ma che allo stesso tempo funge da catalizzatore lungo tutto il brano, incastonando tutti gli stacchi e le ripartenze dei 5 figli della scena di Seattle. Ebbene sì, si era partiti con l’idea di una band hard rock classico ma presto ci si rende conto che gli X-Ray sono principalmente influenzati dal Grunge anni ’90, senza però escludere quelle che sono tutte le basi che ne hanno permesso la nascita.

I pezzi successivi rimangono sempre in tema grunge e sono: Lay On You, che ricorda i mitici ma meno conosciuti Mad SeasonSad un acustico in stile Nirvana/Stone Temple PilotsDevil On Earth, un ritorno all’hard rock; 665 Inside, un blues/grunge. A questi segue la già citata cover e poi due brani di chiusura tra cui The Last Song, che colpisce rispetto alle altre track per la sua lunghezza accompagnata da una policromia sonora.

In conclusione: l’album è decisamente promosso, tutti i pezzi son ben bilanciati e ben strutturati, la sezione ritmica e solida e compatta, e lungo tutto l’album è un’ottima base per assoli e parti vocali che risultano sempre interessanti. Camice di Flanella per i veneziani capitanati da Mattia Briggi, con la speranza di sentire un secondo lavoro.
Formazione: Mattia Briggi – Vocals; Corrado Ricucci – Guitar; Giovanni Zanardo – Guitar; Matteo Rugliancich – Bass; Matteo Boranga – Drums

 

Paolo Prosil

 

TrackList

  1.  Machine-Gun Kelly
  2. Everyone Is A Star
  3. Coma Like A Dream
  4. Hey
  5. Lay On You
  6. Sad
  7. Devil On Earth
  8. 665 Inside
  9. Susie Q
  10. Charlie The Shepherd
  11. The Last Song

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Atomic Stuff Records
  • Genere: Hard Rock

 

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