Voto: 7.5

Capita, di tanto in tanto, di trovarsi di fronte a lavori che astraggono dal mero piano della musica, spostandosi verso un differente concetto di arte. È il caso del progetto Achernar Dream, che con ‘Hypocrisera’ non si limita a dare vita a un semplice concept album come tanti se ne sentono, bensì a una vera e propria suite, una sorta di opera classica in miniatura, resa tale anche dalla presenza di molteplici strumenti e voci, ciascuno affidato a un qualche ospite esterno.

Sfuriate con doppia cassa incalzante tipiche di un power metal quasi orientato al thrash (‘I Breathed’), inserti sinfonici che assicurano una presenza costante ma tutt’altro che invadente, stop e ripartenze, sovrapposizioni di voci, intarsi di melodie, lunghi intermezzi di piano (‘F.e.e.l’), o ancora parvenze di fiati (‘Unknown Lands’) o archi (‘Mechanima’), per una cascata di note che si librano nell’aria leggere ed effimere: questo è quanto potete trovare in ‘Hypocrisera’. La maggior parte del disco è strumentale, e le voci fanno più da contorno che altro, in una sorta di narrazione in cui tutti gli elementi sono funzionali alla trama.

Piccola perla nella perla, una ‘Faithless Soul’ che da sola ci mostra la portata della proposta degli Achernar Dream: un brano piuttosto “robusto”, sicuramente il più pesante di tutto ‘Hypocrisera’, ma tutt’altro che avaro di melodie e dolcezze, imperniato su intrecci di voci e sovrapposizioni di suoni che catturano immediatamente l’ascoltatore elevandolo nel piano della divagazione interiore, del sogno. Per certi versi ‘Mechanima’ (con tanto di ghost track finale) riprende il medesimo discorso, ma non perviene agli stessi livelli di empatia con l’ascoltatore.

Chiaramente questo ‘Hypocrisera’ non è un prodotto che si può ascoltare con leggerezza: per comprenderlo a fondo è necessario ascoltarlo nelle giuste condizioni, dedicandogli la dovuta concentrazione, altrimenti sarà inevitabile la perdita di qualche dettaglio. Personalmente, trovo che dopo una partenza davvero a bomba il livello tenda ad appiattirsi parzialmente, pur rimanendo su ottimi standard di gradimento: e questo mi fa pensare che le potenzialità del progetto Achernar Dream debbano ancora trovare la propria massima espressione.

Vorrei far notare, infine, che ho volutamente evitato di usare la parola progressive, perché questo lavoro è molto di più e molto altro.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. Infinity
  2. Faithless Soul
  3. F.e.e.l.
  4. Unknown Lands
  5. I Breathed
  6. Someone To Be
  7. Mechanima
  • Anno: 2012
  • Etichetta: Achernar Project
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