Voto: 8.5

A due anni e mezzo dall’uscita di “Hollywood Rocks”, album di esordio dalle belle promesse (e del quale potete leggere qui la nostra recensione), ritorniamo con piacere sulle note dei Wheels Of Fire grazie al loro secondo ed altrettanto interessante lavoro, “Up For Anything”, da poco pubblicato per l’etichetta tedesca Avenue Of Allies.

Abbandonata ogni eccessiva romanticheria, i nostri si ripresentano più grintosi che mai, grazie a dodici trascinanti tracce di rock melodico di raffinata fattura. Come già nel precedente lavoro, i Wheels Of Fire non smentiscono infatti la loro vocazione naturale per lìAOR americano anni ’80, ma trovano qui una dimensione tutta loro sulla quale lavorare: carattere e personalità insomma, che uniti alle valide capacità artistiche del gruppo, potrebbero aprire la strada a future prospettive internazionali, che peraltro la band meriterebbe tutte.

Curato nei minimi dettagli, “Up For Anything” è dunque il risultato di passione e dedizione, un risultato raggiunto anche grazie a svariate collaborazioni importanti: registrato e masterizzato tra gli studi di Michele Luppi (Secret SphereVision Divine) a Fabbrico, quelli di Alessandro Del Vecchio (LionvilleEdge Of ForeverHardline) a Somma Lombardo e infine quelli di Roberto Priori (Danger Zone) a Bologna, il cd vede all’opera insieme ai Wheels Of Fire diverse guest stars non da poco. Ma procediamo con ordine.

Spetta a “Follow Your Heart” il compito, egregiamente assolto, di far da apripista: un brano che è un meccanismo perfetto e conquista al primo ascolto per immediatezza e ritmo travolgente. “Don’t Walk Away” sulle prime sembra esser uscita da uno dei migliori album dei Bon Jovi, per poi virare in una melodia più leggera e attuale. Notevole anche il cameo del duetto con James Christian (House Of Lords), che ci delizia anche nelle backing vocals del brano, insieme alla moglie Robin Beck. “Turn It Up The Radio” rapisce invece per il refrain azzeccatissimo e per il sound leggero e spensierato. “Pain” unisce una melodia trascinante ad un songwriting introspettivo ed intenso, che la rendono uno dei brani migliori del cd. Altrettanto irresistibile è poi la semi ballad “Web Of Lies”, in cui l’interpretazione canora di Davide Barbieri raggiunge momenti davvero alti in espressività e in cui i riff ad opera di Stefano Zeni assumono qua e là colori decisamente prog: insomma un gioiellino da non perdere. “Lay Your Body Down” ritorna su ritmiche più movimentate, a conquistare ancora una volta in maniera immediata. Da segnalare le backing vocals ad opera di Michele Luppi. “Respect” mette di nuovo in campo un riff dalle sembianze prog, in un alternarsi di momenti più leggeri e tipicamente melodici con altri di maggior spessore. “Come Back Home” riporta nuovamente alla mente echi del miglior Bon Jovi, stemperati nel solito refrain orecchiabile ed infallibile al quale ci hanno ormai abituato i Wheels Of Fire. “Tell Me” sembra invece una ballad uscita da un album anni ’60, una dolce melodia dal sapore un po’ vintage. “Nothing To Lose”, che vede di nuovo la partecipazione di Michele Luppi, riprende il ritmo rock allegro tipico della band. “No Mercy” sfoggia invece il bellissimo assolo centrale ad opera di Rob Marcello (Danger Danger), oltre alle backing vocals di Luppi: un altro colpo andato a segno in questo bell’album dalle aspirazioni internazionali. “Yesterday’s Gone” chiude il lotto mettendo ancora una volta in risalto l’ottima performance del cantante Davide Barbieri, sempre ben supportato dal resto della band.

Insomma, un album piacevole, dal primo all’ultimo brano, senza picchi nè cali di tensione. Come già detto in occasione di altre recensioni, in un genere come l’hard rock, in cui tutto è già stato inventato, non si può di certo sperare in un lavoro che apra orizzonti nuovi e paesaggi inesplorati. Ci si può solo aspettare passione, dedizione, carattere e personalità, tutte doti che i nostri mettono in campo senza remore.  Con “Up For Anything” dunque i  Wheels Of Fire segnano la seconda tappa verso il successo che per loro speriamo arrivi anche oltreconfine. Rock On!

 

Luy C.

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta:  Avenue Of Allies
  • Genere: Hard Rock

 

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