Voto: 8

In scena da due anni gli Acidity, fautori di un Thrash vecchia scuola che caratterizza il disco omonimo d’esordio uscito proprio a settembre di quest’anno. Ma le sonorità percuotenti arrivano però in un secondo tempo, così come il moniker adottato da questi giovani ragazzi solo recentemente.

Nascono  nel luglio 2010 proponendo al pubblico cover Hard N’ Heavy e dopo alcuni cambi di Line-Up si fanno chiamare Existence. Cambio moniker e cambio sonorità. I due fondatori Andrea e Mattia implementano nel proprio background sonorità più aggressive e cominciano quindi a comporre pezzi propri.

Ricambiano un’altra volta il nome. Questa volta Parasite e comincia anche un ‘attività live che li porta a condividere il palco (siamo nel 2011) con Exxperior (Teutonic Thrash), Sfregio ed Endovein (Thrasher torinesi). Nel frattempo Mattia passa dalla chitarra al microfono e viene subito distribuito il primo Demo: “Human Destruction”.

Sono costretti a scegliersi un altro moniker e adottano Acidity, intanto però viene pubblicato il secondo demo:”Blinded By Ignorance”. Da qui cominciano le lavorazioni di questo esordio che vanta una copertina in puro stile Thrash, molto amatoriale e grezza.

“Break Your Bones” è un Thrash tiratissimo che si appoggia su un lavoro di batteria potente, ritornello assassino e chitarre veloci. Chiare influenze a SlayerOverkill e a certo Speed canadese (Exciter).

“Con rabbia” non tradisce il thrasher più accanito. Continua sempre lì e non delude, non si può restare immobili di fronte a tanto Metallo rabbioso, trascinante e potente.

“Demise Is The Next” alterna momenti di pura velocità sonora ad altri leggermente più lenti, strutturati sul battito cadenzato delle pelli.

In “Eternal Sinner” non ci si annoia perchè se si continua sugli stessi territori, la musica rimane trascinante anche per chi non è cultore detto di certe sonorità.

La title-track inizia con un intro suggestivo e minaccioso che sfocia in un vortice sonoro folle e apocalittico. E ancora la finale “Shark” chiude in bellezza un disco esplosivo che dimostra come in Italia non esistano gruppi che propongano certe sonorità, ormai finite  quasi nel dimenticatoio a causa dei più popolari Death e Black.

Senza togliere niente alla scena estrema ma non bisogna dimenticare che se non ci fosse stato il Thrash oggi il Metal estremo non esisterebbe. E quindi un in bocca al lupo a questi esordienti per il proseguo della loro carriera. Come dicevano i gloriosi Destruction: THRASH ‘TIL DEATH.

 

Sonia Steel Diamond

TrackList

  1. Break Your Bones
  2. Con Rabbia
  3. Demise Is Next
  4. Hidden Oppression
  5. Shark
  • Anno: 2012
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Thrash

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