Voto: 6

Adamennon e Beta sono due artisti italiani legati a panorami come ambient, doom e quanto di più oscuro possiate immaginare. È dalla loro collaborazione che nasce ‘The Nightwood Sessions’, l’album di cui mi accingo a parlare, conscio – come sempre in questi casi, del resto – che posso solamente fornire un’interpretazione strettamente personale di ciò che sto ascoltando.

Il lavoro in questione si snoda attraverso due episodi principali (chiamarli “brani” mi sembra una forzatura) semplicemente intitolati ‘Session I’ e ‘Session II’, del secondo dei quali sono in aggiunta presenti due versioni alternative remixate da altre menti. Sono le loop station a farla da padrone, con intrecci di rumori che si ripetono a oltranza, scanditi come una marcia, ripetitivi come una macchina. Suoni, riverberi, risonanze: una miscela che per essere capita fino in fondo deve essere ascoltata con attenzione, decisi a sviscerarne i minimi dettagli.

Ma la vera svolta a mio avviso si ottiene quando, superata la metà di ‘Session II’, scendono in campo le chitarre: prepotenti, martellanti, opprimenti, dense, inaspettate. Un botto di intensità che travolge l’ascoltatore, lasciandolo inerme e impotente di fronte a un muro di suono in grado di abbattere ogni cosa sul suo percorso. Una vera perla, che purtroppo viene estromessa dalle due versioni alternative della medesima traccia, più cupa e graffiante la prima, più improntata a un’atmosfera più leggera e naturale la seconda.

“Musick to Play in the Dark”, dicevano i Coil (e no, la “k” finale non è un errore di battitura), lontani anni luce dalla proposta malsana di Adamennon e Beta ma al tempo stesso maestri nel sostituire le note musicali con i suoni in generale: e per ‘The Nightwood Sessions’ non riuscirei a immaginare una circostanza d’ascolto migliore che sdraiati comodamente, nell’oscurità totale, pronti a farsi avvolgere da questi deliri.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. Session I
  2. Session II
  3. Session II- Nux Vomica Remix
  4. Session II- Noisepsalm Remix
  • Anno: 2012
  • Etichetta: Auricular Records
  • Genere: Ambient Doom

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