Voto: 8

Un rumoroso saluto a tutti i lettori di Italia Di Metallo! Oggi nel mio stereo ho il nuovo lavoro in studio dei Toscani Vexillum dal titolo “The Bivouac“. Per fare una breve panoramica della band: i Vexillum sono una band di matrice power/metal/folk proveniente da Pisa/Livorno e che, grazie al precedente lavoro “The Wandering Notes”  accompagnato dal tour europeo di spalla ai Rhapsody of Fire, sono riusciti a distinguersi nella massa dell’underground tricolore. Oltre a questo, aggiungerei che sono una band composta da persone che davvero credono in ciò che fanno, lavorano sodo e i risultati si sentono ma lasciamo che sia la loro musica a spiegarci di che pasta sono fatti.

Bene, il disco è già inserito, il volume è a palla, il cubalibre è nel bicchiere, “play” dunque!!

The Wanderer’s Notes” è la opener del disco (della quale potrete trovare anche il videoclip sul loro canale youtube e sito ufficiale): il rumore degli zoccoli dei cavalli che trainano la carovana, il cinguettio degli uccellini nel bosco e il sussurro spensierato del viandante è il giusto “motivetto” che ci lancia verso il riff incalzante ed energico di questo brano ricco di melodia, ritmo e velocità!

Dethrone The Tyrant” riff frammentato accompagnato da ritmati colpi sui tamburi, ci preparano a correre all’interno di questo brano che si apre con una strofa degna delle migliori metal band, ed è proprio ciò che ci vuole ragazzi! Ritornello apertissimo da cantare a squarciagola anche quando il brano è finito. Da evidenziare il “bridge” a 03:23″, che lascia davvero col fiato sospeso. Gran pezzo!

Dancing Goddes ” è scesa la notte nella foresta, una musica proveniente da una luce di una taverna in lontananza, troppo lontana da raggiungere nel buio pesto ma non impossibile! Credo che in questo brano, i Vexillum ci voglian raccontare metaforicamente, il loro percorso musicale e la loro vita quotidiana che li ha portati ai traguardi raggiunti e questo si percepisce nei vari momenti della traccia che scorre come una pinta di birra ghiacciata!

The Oak And Lady Flame” tutti intorno al fuoco, è il momento di raccontare una storia! Chitarra acustica in strumming, flauti e cornamuse ci catapultano in un brano ricco di sentimento senza mancare di energia, belle le strofe e i ritornelli, da evidenziare la collaborazione di Maxi Nil cantante dei Visions of Atlantis in duetto con il frontman Dario Vallesi.

The Hunt“: siamo ancora intorno al fuoco a brindare, ballare e raccontarsi le varie avventure, ma è il caso di tornare con il piede sull’acceleratore e i Vexillum lo fanno a gran velocità incuranti dei limiti! Brano che sfocia in un power/metal articolato dai riff veloci a tratti e in altri ben scanditi ritmicamente grazie all’ottimo drumming di Efisio Pregio. Interessante l’intreccio delle due chitarre Andrea Calvanico e Michele Gasparri a 03:37″.

The Dream” un soave arpeggio accompagnato sempre dai flauti preparano l’entrata in scena del carismatico vocalist Dario Vallesi, che fino a questo momento, direi che conferma ciò che ha espresso nel precedente album, ovvero di essere una tra le voci davvero molto interessanti del panorama metal italiano. Il brano si sviluppa come una folk-ballad da cantare tutti insieme, quanto è travolgente e ricca di momenti salienti.

Bene, proseguiamo senza sosta all’interno di questo “viaggio” con l’ottima “The Marketsquare of Dooly “, in questo caso sono chitarre e violini a suggerirci la matrice del riff che esploderà senza troppa attesa e che sarà trascinante come non mai, quasi un inno alla festa nella maniera più sconsiderata, io fossi in voi la ascolterei fino in fondo, è una minaccia! ………………………..”When tomorrow morning……tai ba daba daiiii!!”

The Way Behind The Hill” bello il contrasto riff incalzanti/melodie di cornamusa dove si aumenta la difficoltà dell’ascoltatore nel “dire di si” con la testa, fischiettare e cantare!! heheheheheh!! Cazzate a parte, brano dal ritornello che va a strizzare l’occhio alle migliori metal-opera esistenti sul pianeta, pur mantenendo la propria matrice. D’altra parte le influenze si sentono e servono! Pezzo ben strutturato, chitarre che si rincorrono nelle parti centrali del brano, ottimo grooving della coppia Pregio/Ferraro e finale da platea! Brano che difficilmente toglierete dalla testa e dallo stereo! A me si è rovinato proprio per questo motivo!! hahahaha!!

Proseguiamo alla grande con “Valhalla” brano velocissimo in pieno stile power/metal, che alterna parti serrate a parti veloci a parti cadenzate, specialmente nel pre-ritornello! Direi un brano di matrice classica ma che non si disprezza affatto.

Siamo quasi giunti alla fine, e i Vexillum continuano a tenere alto il nostro ascolto con “Letter From The Earth“, ancora cornamuse come apripista per un brano più lento rispetto agli altri, ma pur sempre potente e ricco di ritmica e melodia, come possiamo ascoltare nella parte a 03:54” delle cornamuse, seguito da l’ottimo attacco di bridge graffiante che ci lancia nella prima sezione solistica del brano per poi rientrare in chitarre acustiche con sottofondo di basso del buon Francesco Saverio Ferraro che dimostra di avere un bel tocco ritmico a riguardo per poi ripartire con la seconda sezione solistica e tornare sul ritornello conclusivo. Brano ben strutturato e coinvolgente.

Siamo alla penultima traccia delle dodici che compongono questo, fin qui, davvero ottimo lavoro, eccoci catapultati nel medioriente con l’eclettica “Megiddo” a mio avviso, una delle punte di diamante di questo lavoro proprio per il connubio di atmosfere, ritmi, arrangiamenti azzeccati, ritornello incalzante e riff della strofa con un groove pazzesco!

Conclude nei migliori dei modi “The Last Inn“, brano che in qualche modo, fa da inno e “indice” (musicalmente parlando) all’album, riassumendo i vari passaggi e parti della nostra “avventura nel bosco”.

Bene signori, direi che possiamo tirare le conclusioni facendo i nostri più rumorosi applausi ai Vexillum e al loro ottimo “The Bivouac“, prodotto davvero genuino, con un mix curato nei dettagli e un ottimo mastering che da al tutto quel taglio moderno senza però troppo incidere nell’intenzione e naturalezza dei singoli strumenti. Ricordo che la produzione e Missaggio è stato affidato al Wanna Rock Studios di Livorno, sotto l’attenta direzione di Michele Gasparri Dario Vallesi e chiaramente di tutta la band, mentre per il Mastering c’ha pensato la casa discografica LIMB Germany che non c’ha pensato due volte a mettere sotto la propria ala il quintetto Toscano, e penso che sia stato un investimento azzeccato il loro!! Ricordo inoltre che sul loro canale You-tube, oltre che sul loro sito ufficiale, potrete trovare il videoclip del brano “The Wanderer’s Notes“.

Bene, il sottoscritto e Italia Di Metallo consigliano a tutto il popolo di seguire i Vexillum e di andare a scuriosare tra il loro merchandise! Supportiamo il metal tricolore gente, c’è dell’oro in Italia e non è così difficile da trovare !!

 

by Nik Capitini

 

TrackList

01. The Wanderer’s Notes

02. Dethrone The Tyrant

03. Dancing Goddess

04. The Oak And Lady Flame

05. The Hunt

06. The Dream

07. The Marketsquare Of Dooley

08. The Way Behind The Hill

09. Valhalla

10. Letter From The Earth

11. Megiddo

12. The Last Inn

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: LIMB Music
  • Genere: Power/Folk Metal

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