Voto: 6.5

Interessante demo di esordio per gli Shine In Ash, promettente quanto ambiziosa realtà veneta.

Nata nel 2007 da un’idea del bassista Enrico Coi e del chitarrista Paolo Braghetto, insieme alla cantante Eleonora Sattin, questa raffinata realtà prende definitivamente corpo con l’apporto di Giorgia Alfonsi e Giovanni Renzini, rispettivamente alle tastiere/synth ed alla batteria. La band prende il nome dalla canzone di Angelo Branduardi “La strega“: più precisamente dalla strofa “E l’oro ora lei nella sabbia sa trovare / in lucido argento la cenere mutare“, evidente riferimento alla capacità di andare oltre alle apparenze e di distillare il bello da ogni cosa.

Come accennato in apertura, il progetto è davvero dei più ambiziosi, sotto ogni aspetto. In primis dal lato musicale: gli Shine in Ash nascono infatti “dall’esigenza di proporre un gothic metal che si stacchi decisamente dal mainstream commerciale (EvanescenceNightwish…), senza tuttavia tralasciare il lato melodico del genere.” Il sound finale è, appunto, una raffinata miscela di gothic e progressive metal, completato da ricercate influenze sinfoniche. Altrettanto ambizioso è poi l’obiettivo che il combo veneto si è dato nello scrivere i testi: scopo della loro musica è infatti “raccontare l’animo umano, l’enigma che mai avrà una risposta, se non in saltuari lampi di percezione.” “La rabbia, la gelosia, l’insicurezza come anche la speranza e la voglia di affrontare la vita a testa alta sono i temi fondamentali che contraddistinguono la prima produzione del gruppo.”

Insomma, queste le intenzioni dichiarate degli Shine In Ash. Dalle intenzioni al risultato finale, il passo non è però poi così breve e devo dire subito che quanto proposto dal combo veneto non sempre convince fino in fondo. Vero è che stiamo comunque parlando di una demo di tre soli brani, piuttosto scarsi per dare un giudizio definitivo e globale, vista anche la registrazione non ottimale degli stessi. In ogni caso l’impressione è che nel complesso spicchino in maniera particolare le raffinate atmosfere delle tastiere di Giorgia, con tappeti sonori a tratti cupi e malinconici a tratti dolci e suadenti. Altrettanto di rilievo l’apporto del basso di Enrico, in grado di dare corpo e spessore a melodie altrimenti decisamente eteree. Da valorizzare invece il ruolo della chitarra, che pur offrendo spunti di notevole grinta, resta troppo spesso relegata in secondo piano. Decisamente meno incisiva la prestazione della cantante Eleonora, caratterizzata sì da un bel timbro, ma ancora una volta (come troppo spesso accade con le voci femminili) senza grinta e colore, in un incedere dolce e lamentoso che personalmente trovo ormai oltremodo noioso. Altra pecca è il drumming un po’ scarico rispetto al resto del sound proposto dal combo, ma l’impressione è che sia più una questione di registrazione che penalizza questo strumento in particolare.

Venendo ai brani, “Without A Reason” si lascia subito apprezzare per l’elegante apertura di tastiere che cede il passo ad un grintoso sound di stampo prog, un po’ indebolito dall’interpretazione lirica della vocalist. “Fear Of Fear” ripete questo schema, in un brano però dai toni decisamente più malinconici, in cui la batteria non sembra assolutamente in sintonia, risultando un po’ troppo invasiva. Chiude la demo “Everyday”, migliore episodio in assoluto, in cui si alternano rabbia e dolcezza e nel quale sembra che i vari elementi trovino la giusta alchimia, con Eleonora che in alcuni momenti abbandona lo stile lirico e melenso per mostrare una grinta e una carica notevoli.

Tirando le somme, una demo interessante, che lascia appena intravedere le reali possibilità degli Shine In Ash: idee, capacità, coraggio ed intraprendenza non mancano. Da tenere d’occhio in vista del prossimo full lenght.

 

Luy C.

 

TrackList

1. Without A Reason

2. Fear Of Fear

3. Everyday

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Gothic Metal

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