Voto: 6.5

Chi di voi si ricorda i torinesi Purple Angels? Spero in molti, dato che negli anni ’90 si distinsero per dei buoni lavori di hard metal rock. Bene se sentivate la loro mancanza i Vidocq sono il nuovo progetto (dal 2009) del cantante Enrico Rigolli.

Nel 2011 la band firma per l’etichetta Andromeda Relix ed arriva qualche mese fa alla pubblicazione di questo primo album che ci propone del sano ed energico rock con accenni al prog e qualche tentazione folk, il tutto cantato in italiano.

Il nome della band prende ispirazione ovviamente dal personaggio francese Eugène-Francois Vidocq, e anche i testi stessi sembrano raccontare la storia di questo bizzarro personaggio vissuto a cavallo tra il 1700 e il 1800. Detto questo passiamo a vedere cosa musicalmente ha da offrirci la band piemontese che vede a chiudere la formazione Graziano Picco (chitarra), Massimo Martinetto (basso),  Alex Quagliotti (batteria) e Marco Veretti (tastiere).

Come dicevo in precedenza ci si basa su un solido rock, e già da “Cuore Nero” questo si evidenzia subito, grazie anche alla presenza (l’album è pieno di ospiti di lusso) di Simone Falovo (Elektradrive) che con i suoi solo eleva la qualità della canzone, e si ripeterà anche su “Frà Diavolo” e “Polvere da Sparo“. La canzone si fa piacere oltre che per una notevole melodia di base, per il refrain che subito cattura l’ascolto.

Proprio “Polvere da Sparo” prosegue l’album, rispetto alla precedente si rivela più pesante e dal testo avvincente di pirati, mare e clichè simili.

Prog e melodia di classe in “Volo” (ai cori troviamo Jacopo Meille che sarà anche su “Genesi“) che ci riporta indietro nel tempo e mi consente di elogiare almeno in questo brano Enrico Rigolli, che invece su altri brani sinceramente mi ha lasciato un pò perplesso non sentendolo ispirato al massimo.

Stupenda “Il Volo Del Falco” nella quale troviamo ospiti come voci soliste gli immensi Vittorio De Scalzi (New Trolls) e Aldo Tagliapietra (Le Orme), tonalità folk ispirate a quell’ottocento che vide Vidocq vivere e creare la sua leggenda. Acustica e flauto per un brano che dovrebbe essere fatto ascoltare obbligatoriamente nelle scuole di musica, tanta è la sua bellezza.

Si ritorna su di tono con l’hard rock settantiano di “Frà Diavolo” liberamente ispirata al personaggio che dà nome alla band (almeno credo..), ottimo intreccio di chitarre tra Falovo e Picco, la classe non è acqua.

Certo si potrebbe dire che i Vidocq sono un pò troppo retrò, ma fondamentalmente chi se ne frega, mica sempre possiamo ascoltare musiche moderne spesso tutte uguali e senza anima? Qui c’è anima, cuore e passione di vecchi rocker sempre sulla breccia.

Tanto Tempo Fa” subito mi smentisce con un ritmo più moderno, ma non certo da XXI secolo, qui alla chitarra come ospite c’è Francesco Bottai (Articolo 31Irene Grandi) che troveremo anche in “Contro il Tempo” e “Genesi“. Non spicca nel contesto generale ma dimostra la camaleontica attitudine dei Vidocq a cimentarsi tra ritmi diversi, senza snaturare l’essenza finale del progetto.

Welcome (Resta Tra Gli Dei)” poteva essere degna protagonista della scena prog tricolore degli anni ’70, anche se purtoppo qui Enrico mi sembra veramente sottotono, specie nelle tonalità più alte.

Più prettamente progrock è “Genesi” che sovrasta nel complesso dell’album buona parte degli altri pezzi, e decisamente più metallica è “Contro il Tempo” che però ha meno presa emotiva.

Eccoci a “Vidocq” con Laura Conti (voce solista del gruppo di Paolo Conte) e solo fisarmonica a narrarci la storia del criminale/investigatore, questa sarebbe la chiusura dell’album che ci riserva invece due sorprese finali con le cover di “750.000 Anni Fa..L’amore” del Banco del Mutuo Soccorso e “No Time No Space” del maestro Franco Battiato. Entrambe molto sentite in queste versioni chitarra/voce, con un Rigolli stavolta al meglio di sè specialmente nella prima, mentre nella seconda ci viene presentata una versione davvero deluxe, grazie anche ai cori in cui troviamo gli Elektradrive al gran completo!

Nel complesso un discreto album di sano rock, ma si può e si deve fare di meglio data la caratura degli artisti.

 

Gary Stone

 

TrackList

01. Cuore Nero
02. Polvere Da Sparo
03. Volo
04. Il Volo Del Falco
05. Frà Diavolo
06. Tanto Tempo Fa
07. Welcome (Resta Tra Gli Dei)
08. Genesi
09. Contro Il Tempo
10. Vidocq

Bonus Track

11. 750.000 Anni Fa…L’Amore (Banco del Mutuo Soccorso)

12. No Time No Space (Franco Battiato)

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta:  Andromeda Relix
  • Genere: Hard Metal rock

 

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