Esplorando gli anfratti più oscuri del panorama estremo, inteso con tutte le attuali accezioni del termine, capita spesso di imbattersi in realtà che ci mostrano quanto labile sia il confine tra musica e suono: una sorta di linea immaginaria non sempre ben definita, costellata da tratti in cui si fa molto sbiadita, tanto che qualcuno la oltrepassa senza renderne conto, salvo poi finire così lontano da perdere di vista il concetto originario, ossia la musica propriamente detta. È un mondo fatto di suoni e rumori, piuttosto che di note e armonie, quello in cui ci proiettano gli Agamotto, misterioso progetto a quattro mani che debutta con tre brani uno più particolare (per usare un eufemismo) dell’altro.

Ambient, drone e noise possono essere le parole chiave per interpretare i quasi quaranta minuti (niente male per un totale di tre brani, no?) di delirio sonoro che ci troviamo davanti. Ambient è appunto la prima fase, che vede ‘Solomon Grunding’ aprire le danze con delicati suoni naturali atti a muoversi intorno a un velo di silenzio, creando un’atmosfera soffusa e tutto sommato rilassante. Sporadici inserti più graffianti e angosciosi danno comunque un piccolo assaggio di ciò che ci aspetta.

Con ‘Eric Dolphy’ infatti emerge l’anima più drone e noise (ma ha senso, a conti fatti, distinguere questi termini?) del progetto Agamotto: e qua non posso in alcun modo esimermi dal citare i Sunn O))), assoluti maestri nel genere. Distorsioni iper-aggressive, ai limiti del rumore, sintetizzatori, voci – o piuttosto sussurri malvagi – che non è ben chiaro se recitino un testo ben definito o si limitino a contribuire alla creazione di un’atmosfera plumbea, schiacciante, opprimente, angosciosa.

I quasi venti minuti di ‘Antonio Margeriti’ riportano il tutto su binari più soft, riprendendo le atmosfere già incontrate in fase iniziale ed introducendo alcuni elementi che possono essere vagamente ricondotti ad una melodia; e dal noise si ripassa all’ambient. A dispetto della lunghezza la traccia non tende a stancare, e anzi presenta qualche sussulto in occasione di piccole fasi in simil-crescendo.

Impossibile racchiudere in un numero l’essenza di questo lavoro, perché appunto di musica non si tratta, bensì di un viaggio sonoro, un viaggio che ciascuno affronterà a modo proprio, rielaborandolo seguendo le strade che la sua mente lo porterà a percorrere. Un prodotto per orecchie esperte, forti e, perché no, raffinate.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. Solomon Grunding
  2. Eirc Dolphy
  3. Antonio Margheriti
  • Anno: 2012
  • Etichetta: Cosmic Swamp Records
  • Genere: Ambient Noise Drone

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