Voto: 6.5

Tezza F.: ovvero progetto solista di Filippo Tezza, giovane artista poliedrico quanto ispirato e prolifico nella sua produzione.

E “The Message (A Story of Agony, Hope And Faith)”, terzo capitolo di questa avventura in solitaria, è infatti la prova lampante delle capacità tecniche e compositive di Filippo, attore quasi unico del mastodontico lavoro.Mastodontico prima di tutto nell’argomento, una sorta di viaggio oltre la morte e verso la vita ultraterrena: platter quindi intimista ed introspettivo, caratterizzato da un songwriting a tratti persino poetico. Sotto il profilo strettamente musicale, siamo di fronte ad un classico power dalle sbiadite inclinazioni prog, non originalissimo ma decisamente ben fatto. Aggiungiamoci che diversi brani superano poi abbondantemente i 6 minuti e che sono tutta farina del sacco del buon Filippo e avremo un’idea più precisa dell’impegno che ci è voluto per realizzare l’album.

Insomma, lavoro dalle alte ambizioni per questo giovane artista. Tuttavia il tutto risente proprio di queste stesse ambizioni, perdendo in immediatezza e presa diretta dell’ascoltatore. Nonostante il genere proposto abbia tendenzialmente la capacità di coinvolgere in maniera rapida il pubblico, qui è ostacolato proprio dall’eccessiva logorroicità di alcuni passaggi, nonché dalla serietà del platter nel complesso. Detto questo, bisogna pur notare che sono molteplici gli spunti interessanti, che presi di per sé rendono l’idea della reali capacità del mastermind, ma nel complesso si perdono nella marea delle note in eccesso.

L’album si apre con “Quies Aeterna”, un intro di tastiere molto evocativa, a far da apripista per “Wings Of a Tragedy”, brano piacevole ma forse un po’ scontato nelle sonorità. “Fading Lightless” invece colpisce nel segno, catturando soprattutto per l’interpretazione canora di Filippo, che dà prova di sé in un alternarsi interessante di growl e cantato pulito. Un po’ troppo lunghe le parti di chitarra sul finale, che contribuiscono ad appesantire il brano, che però nel complesso scorre senza troppi cali di tensione. Tralasciando l’interludio “Caelorum Signa”, passiamo alla notevole “Whisper Symphony”, a mio parere la track migliore del lavoro: un sound avvolgente sin dalle prime note, che ci cattura per i successivi 7 minuti. Un brano davvero ben riuscito in cui Filippo dà il meglio di sé, distinguendosi ancora una volta per songwriting ed interpretazione canora. “My Face In The Mirror” strizza l’occhio a sonorità thrash più pesanti, ottima per variare un po’ l’atmosfera generale. Con “At The Dawn Of a New Day” torniamo a viaggiare sui collaudati binari power: nonostante ciò, il brano scorre piacevole senza però lasciare particolare traccia di sé. Ammaliante la successiva ballad, “This Shining Flame”: ancora una volta non particolarmente originale, ma suadente e calda quanto basta per conquistare al primo ascolto. Con “Outside” torniamo su ritmi più sostenuti, pur se su un brano leggero e decisamente più frizzante degli altri. “In Nomine Patris”, altro interludio di tastiere, introduce invece la vera mazzata del platter, nonché il cuore stesso del lavoro: “The Message”, ben 18 sconfortanti minuti di buona musica (confesso di aver avuto un cedimento la prima volta che ho letto la durata del brano… ). E’ qui che Filippo chiede il maggior sforzo al suo ascoltatore, in una traccia che pur spaziando dal power al prog, da momenti poetici a passaggi più aggressivi, difficilmente riesce a tenere alta l’attenzione per oltre un quarto d’ora. Chiude “Beyond The Gates Of Heaven”, termine ideale del viaggio fin qui proposto: una traccia di soli due minuti in cui la voce narrante conclude il cerchio della vita al cospetto di un Dio che ci aspetta sulla soglia dell’aldilà.

Tirando le somme, posso dirvi che se siete amanti del genere, “The Message (A Story of Agony, Hope And Faith)” non vi deluderà: certo, non è un ascolto facile e ci sono notevoli margini di miglioramento, soprattutto per quanto concerne immediatezza della proposta, nonché per ciò che riguarda produzione e registrazione. Bisogna però dar atto a Filippo di aver dato prova di una grande creatività compositiva e di notevoli doti tecniche che speriamo vengano affinate e sfruttate al meglio in futuro, magari coadiuvate dall’apporto di un gruppo all’altezza della sfida.

 

Luy C.

 

TrackList

01. Quies Aeterna (Intro)

02. Wings Of A Tragedy

03. Fading Lightless

04. Caelorum Signa

05. Whisper Symphony

06. My Face In The Mirror

07. At The Dawn Of A New Day

08. This Shining Flame

09. Outside

10. In Nomine Patris

11. The Message

12. Beyond The Gates Of Heaven (Outro)

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Power Metal

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