Voto: 7

Siamo di fronte ad un disco prossimo alla pubblicazione, il debutto omonimo dei toscani Supernova che dopo un’esperienza quasi decennale con il moniker Downtonone decidono nel 2008 di cambiare pagina. C’è da dire che i nostri avevano già pubblicato un disco prima del cambiamento di nome e che hanno sulle proprie spalle un fornito bagaglio artistico.

Quindi dicevamo, nati come Supernova nel 2008, i nostri cercano di farsi conoscere anche alle selezioni per Sanremo 2012 con il singolo “Non ci sono scuse” che apre questo disco, già disponibile in download sul sito ufficiale della band. Un progetto messo in piedi da cinque ottimi musicisti: Michael Zanni (Voce, Piano e Chitarra), Valerio Cavaliere (Chitarre), Alessandro Ghezzi (Basso), Andrea Casaceli (Batteria) che si è occupato anche della produzione del disco.

Supernova è rigorosamente autoprodotto; mixato ai DNT Studio Recording e masterizzato ai Big Wave Studios in quel di Livorno. Undici tracce di cui una cover di “Ordinary World” dei Duran Duran e una versione remixata de “La Giostra“.

Disco semplice, di facile fruizione, piacevole e scorrevole all’ascolto. Noioso in diversi punti ma nel complesso risulta di ottima fattura.Si va dall’energica “Non ci sono scuse” in cui troviamo un Hard Rock mischiato a sonorità Pop che non scade nel banale ma avanza bene, supportato da un lavoro di chitarre verso la fine che gli dà una marcia in più.

Le due ballate “Splendido” e “Così incantevole” portano l’attento ascoltatore a sognare e a ricordarci come anche in Italia c’è chi sa fare musica con talento e passione soprattutto.

Dalle sonorità dure di “Colpevole” alle atmosfere quasi malinconiche di “Ormai è Tardi” si staglia “Ordinary World“, hit superpremiata datata 1993 dei Duran Duran, qui rivisitata in chiave molto personale, talmente tanto che non sembra di proprietà Le Bon&soci.

Le ultime quattro tracce continuano sugli stessi territori: “Profumo d’estate” da segnalare come una delle più riuscite dell’intero disco, un Rock struggente costruito su un tessuto musicale fatto di chitarre distorte non al limite dell’esagerazione e la performance vocale di Zanni che riesce a dare quel tocco di malinconia al brano.

Un’alternanza di brani duri e ballate è una delle caratteristiche o anzi la caratteristica principale del disco, si ritorna con il pesante in “La giostra” che è presente nel disco con una versione remixata (a dire il vero se la potevano risparmiare!).

Se la versione remixata de “La Giostra” chiude il disco, troviamo prima due brani che si meriterebbero di dare fine alle danze più della appena citata canzone Pop quasi House: “L’Uomo Del Domani” e “Paura e Meraviglia“. La prima, una ballad atmosferica, la seconda vede la presenza almeno per la scrittura del testo, del poeta Emiliano Bianconi, dal punto di vista musicale segue il percorso del precedente brano.

Un disco con diverse facce, nel senso che potrebbe piacere a diversi tipi di ascoltatori: dal Rockettaro nostalgico al Metallaro colto passando per un pubblico più incline a sonorità commerciali.

Il talento e la passione, solo una cosa  da dire: la versione RMX de “La Giostra” per un gruppo Rock, è qualcosa da lasciar perdere. Buon lavoro, aspettiamo l’uscita e si vedrà. Rock On!

 

 

Sonia Steel Diamond

 

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