Voto: 9

In Italia ormai l’originalità a livello sonoro è qualcosa di rarissimo specialmente in ambito Rock, Metal o Pop e molti musicisti sono costretti spesso più per necessità che per passione a riproporre cover, per riuscire a guadagnare qualcosa con la musica, spesso nel vano tentativo di continuare a portare avanti lavori paralleli dal gusto più originale delle solite “Cover band” che sono la rovina e la morte dell’originalità musicale fine a se stessa, ma alle quali se viene dato così tanto spazio in Italia un perchè ci sarà!?!

E forse è proprio a causa della poca originalità della musica che viene proposta ai locali, che preferiscono investire su un prodotto sicuro come una Cover Band che su un gruppo che propone pezzi originali, ma questo è l’attuale business purtroppo che ci piaccia o no.

Poi però ti ritrovi ad ascoltare gruppi come i Tristema e dici a te stessa: “Cavolo ma allora c’è ancora chi sa fare veramente della buona musica, chi sa mischiare sonorità e stupire con la propria fantasia”.

Il primo pezzo di questo album, che se non ero è il secondo di questa band ed è la title-track “Dove tutto è possibile“, un mix di pop, Rock e sonorità elettroniche, STUPENDA!!!

Ogni giorno un altro volto che si sgretola… “Gli Spazi Della Mente“, pura poesia ritmata.

Immagini Riflesse“, bellissima la parte strumentale, complimenti, la chitarra mette i brividi.

L’istante“, “sono gli istanti che passano…”

L’impercorribile“, bellissima, un misto di sonorità esplosivo, Rock e synth si alternano e mischiano.

In linea di massima usare la lingua Italiana potrebbe sembrare riduttivo o penalizzante per un gruppo che vuol far conoscersi non solo in Italia, ma iTristema hanno proprio colpito nel segno, le loro canzoni funzionano e toccano il cuore e i timpani di chi le ascolta e chissà forse hanno trovato proprio il canale giusto per far conoscere ad un pubblico più vasto anche in Italia sonorità Rock ed alternative alla solita Pausini o a Tiziano Ferro. “Maryland“, impossibile non ballare, grande batteria. “La Penisola Che Non C’è“, dove troviamo anche contaminazione HIP HOP e Rap, molto d’impatto sia emotivo che sonoro. Mi accingo ad ascoltare “L’Eclissi“, una canzone acustica con una straordinaria chitarra che fa da sfondo all’alternarsi di una voce maschile e femminile molto caliente.

Resto veramente colpita da “Costanze” a mio parere forse la migliore di tutto l’album, parole malinconiche, musiche dalle tinte quasi Gothic Rock, di nuovo la voce femminile suadente e calda che si aggroviglia a quella maschile più profonda, algida e potente come in una notte di sesso appassionato.

Posso solo dire che questi ragazzi hanno fatto qualcosa di veramente unico ed originale, almeno nel panorama musicale Italiano, mescolando generi e sonorità assolutamente diverse tra loro, ma che si completano a vicenda in questo loro bellissimo album. Voglio anche fare i complimenti per la scelta della loro copertina, trovo lo spagnolo Felideus un’artista eccezionale ed un illustratore visionario ed eccentrico, unico nel suo genere, la ragazza che viene costretta a mangiare cibi a forma di mostro, è eccezionale. Ancora complimenti a questa band Salernitana, continuate così ragazzi!!!

Ursula Coppolaro “Mandy Von Vixx”

TrackList

01. Dove Tutto E’ Possibile

02. L’impercorribile

03. L’Assenza

04. Nel Silenzio

05. Maryland

06. La Penisola Che Non C’è

07. Vortice

08. L’Eclissi

09. Costanze

10. Gli Spazi Della Mente

11. Immagini Riflesse

12. L’Istante

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Rock

 

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