Voto: 9
I Satan Imperii spaccano, e lo fanno alla grande. Sebbene si tratti di un album autoprodotto, si può dire a chiare lettere che hanno eseguito un buon lavoro. Mi hanno convinto. Il sound che ne scaturisce è di buona qualità: la batteria, le chitarre e la voce risultano un ensemble armonico di tutto rispetto, e questo ci tengo a ribadirlo perché riesce a catturare e catapultare l’ascoltatore in un vortice che conduce verso un trip surreale senza essere troppo invadente. Bisogna dire che su questo aspetto ci siamo, ci siamo davvero.
Ma iniziamo per ordine. Knights of Mystical è un album che spazia molto nella ritmica e al contempo mantiene una sonorità di matrice Mayhem e Darkthrone, ma che spazia attraverso varie sperimentazioni, ricalcata dalla voce a tratti graffiante a tratti lugubre del cantante che sa cogliere le sfumature sonore e le reinterpreta tutto coordinando come un maestro d’orchestra chitarre, basso e batteria a ritmo di puro black metal.
Danza Macabra è in italiano, e lo preferisco, perché i Satan Imperii, alla fine, sono un quartetto di Parma ed è giusto che nel black metal ci siano parole nella nostra lingua, perché tende a personalizzare lo stile e a definire una linea guida più marcata. Bisogna ovviamente anche sperimentare al contempo la musica. Direi che ci siamo su entrambi i lati. La musica di questo brano ha un ritmo veloce all’inizio con una batteria e un basso molto marcato, successivamente procede in digressione e riprende di nuovo a ritmo incalzante fino alla fine.
Si sente ad orecchio che su tutti e cinque i brani i Satan Imperii non hanno trascurato nessun dettaglio, ci hanno lavorato veramente sodo. Infatti il secondo brano è la prosecuzione del primo, si intitola Division of Storm (Stalingrad), è una canzone corposa, mentre Knights of Mystical, il brano più lungo di tutto l’album, ma anche quello che di più li rappresenta ed è una sintesi, credo, di questo progetto. Una melodia ordinata, ma che sfocia in un roboante e incalzante ritmo scandito da un ritmo pazzo, tra bassi e chitarre roboanti coadiuvati dalla voce che regna sovrana intessendo le fila da vera protagonista.
Devil’s Faith è più corto come brano, ma non certo avaro di emozioni, anche se in tutto e per tutto ricalca un po’ troppo i Mayhem e non tende ad andare oltre i binari. Troppo scontata la fine. Il quinto brano, Darkness Phase, è quello che chiude il sipario sui cinque brani. Un degno brano di chiusura, che dimostra quanto sia vitale sperimentare, soprattutto in questi cinque brani, per quanto riguarda le chitarre e gli arrangiamenti. Anche perché in questo caso sono il frutto di un lavoro, secondo me, certosino nella ricerca di rifiniture e particolari sonori importanti che fanno la differenza.
Ilaria Degl’innocenti
TrackList
1. Danza Macabra
2. Division of Storm (Stalingrad)
3. Knyghts of Mystical
4. Devils Faith
5. Darkness Phase
- Anno: 2012
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Black Metal
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