Voto: 7

Negli ultimi anni intorno ad un genere quale il post rock ha iniziato a ruotare un interesse mediatico sempre crescente; gruppi quali Pelican e Isis, poi, hanno portato questo interesse ad essere condiviso anche da testate tipicamente metal, stabilendo un ponte di contatto tra due generi ormai non più così distanti. Figli diretti di questo tipo di scena, arrivano a noi gli Australasia (e a questo nome chi starà leggendo la recensione con un minimo di cognizione di causa avrà un flashback…), autori con ‘Sin4tr4’ di sette brani – quasi interamente strumentali – per un totale di poco più di 20 minuti.

All’interno di ‘Sin4tr4’ trovano spazio episodi più soft, arpeggiati e sognanti – l’esempio principale è ‘Apnea’, condita da una voce femminile mai invadente che più che cantare da l’impressione di voler proprio creare un sottofondo, e qua il nome dei Sigur Rós salta fuori spontaneo; gli Australasia sembrano comunque trovare la propria miglior dimensione quando le intensità crescono, il drumming si fa più intenso e martellante e gli arpeggi si trasformano in tremolo picking. Molto belle ‘Spine’ e ‘Scenario’, brani in cui rieccheggia qualche spunto post-black (puntualmente accompagnato da un blast beat ospite d’onore), e ancor più bella ‘Retina’ (per chi scrive, il brano migliore del lotto), che parte con un incipit di Collapse Under The Empire-iana memoria per poi pagare il giusto tributo ai Pelican con una melodia che dimostra di avere ben assimilato la lezione dei maestri del genere.

Un debutto più che positivo, dunque: adesso agli Australasia non resta che ricercare una maggior personalità, di modo da non risultare semplicemente una band clone, ma soprattutto supportare questo prodotto con un’intensa attività live che sappia rivelarne le vere potenzialità.

 

Francesco Salvatori

 

TrackList

  1. Antenna
  2. Spine
  3. Apnea
  4. Scenario
  5. Satellite
  6. Retina
  7. Fragile
  • Anno: 2012
  • Etichetta: Golden Morning Sound
  • Genere: Post Rock

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