Voto: 6.5

Mi trovo a scrivere una nuova recensione di una band agli esordi nata in quel territorio Toscano che da anni mi sta ospitando e che mi dà da tempo l’occasione di lavorare con molte realtà musicali note e non. Ed è proprio dal grande paniere di band alternative toscane che escono questi Versions con la loro opera “A Clearer View “.

Siamo decisamente in ambito metalcore anche se fin dall’inizio con la prima traccia “Rearranging Landscaes” che funge da Intro capiamo quali sono le chiare intenzioni della band. Una fusione del genere su citato, tanto di moda in questo momento, con un elettronica prettamente dub, altrettanto inflazionata in quest’ultimo periodo.

Proseguendo nell’ascolto delle successive tre songs “Foundation“, “Pointless Routine” e “Thins You Thought You Knew” si percepisce pienamente il desiderio dei nostri giovani toscani di fondere grandi riff down tuned di chitarra con ritmiche strenuamente alla Skrillex.  In questo c’è molta cura e di certo è evidente che c’è stato molto lavoro alle spalle ma nonostante tutto è evidente che c’è ancora molta strada per riuscire a far coesistere queste nature tanto differenti nella loro musica. Ma la direzione è decisamente quella giusta.

Proseguendo nell’ascolto con “Misplaced“, “Closed Mounth Discussions” e “The Departure” devo ammettere che sale un pò di monotonia dovuta ad un’allinearsi melodico di tutto il lavoro fino a questo punto. Sarebbe stato decisamente meglio esordire con un album più esile ma con più varietà di contenuti. Fortunatamente non ci sono brani eccessivamente lunghi che possano compromettere il singolo ascolto, motivo per cui in sede di recensione posso tranquillamente affermare che questo “A Clearer View” è uno di quei lavori che con gli ascolti successivi guadagna in termini di apprezzamento.

Proseguendo con la track list incontriamo una “Lousing Touch” che decisamente attira la mia attenzione in termini di caratteristiche tecniche e di ritmo estremo. Arriviamo alla song che da il nome all’album che per certi versi si estranea completamente dall’intero lavoro, quasi a voler rappresentare qualcos’altro. Meriterebbero una recensione a parte anche solo per questo brano, ben composto, ben curato e molto più maturo dell’intera opera. Interessanti sono gli effetti di dissolvenza usati a chiusura del brano che ne valorizzano il colore!

Chiudiamo con “This is a Consequence” con la quale rientriamo nel pieno mod dell’intero album.

Decisamente una band che promette molto bene ma a cui consiglio di ascoltare molta elettronica alla vecchia maniera se decidono di continuare nella mistura di questi generi.

 

David Bonanno

 

 

TrackList

  1. Rearranging Landscapes
  2. Foundations
  3. Pointless Routines
  4. Things You Thought You Knew
  5. Misplaced
  6. Closed Mouth Discussions
  7. The Departure
  8. This Is A Consequence
  9. Losing Touch
  10. A Clearer View

 

  • Anno: 2012
  • Etichetta:  Autoprodotto
  • Genere: Metalcore

 

Links:

Bandcamp

Facebook

Autore