Voto: 7.5

Giudicare in maniera compiuta, ma soprattutto fedele, un Ep contenente appena quattro tracce è in linea di massima un esercizio piuttosto arduo che, in un certo senso, aumenta le responsabilità del recensore. Ci si muove infatti su di un terreno impervio, in quanto il rischio di non afferrare appieno le peculiarità, nonché di non carpire le potenzialità, del materiale a disposizione è decisamente alto.

Questo discorso può legittimamente considerarsi valido in un discreto numero di casi, ma non quando ci si trova di fronte ad una band pronta come i 5Rand, e al loro “Fuck Simile”, disco di debutto sviluppato lungo circa quindici minuti, ma sicuramente pregno di spunti rilevanti. Nato alla fine del 2008 presso Nettuno, comune del litorale laziale in provincia di Roma, questo brillante combo, dedito ad un thrash metal a tinte moderne, è composto da tre elementi, tutti meritevoli di una valutazione artistica più che positiva: Pierluigi Carocci alla chitarra, Andrea Rondoni alla batteria, Davide Procaccini in veste di vocalist e di bassista.

Insomma, un entrata in grande stile che mi ha convinto in pieno, specialmente se si considera quanto questo gruppo sia cresciuto negli anni, grazie ad un’intensa attività live che li ha resi riconoscibili agli amanti della buona musica underground, e a due qualità dalle quali, a mio avviso, non si può prescindere se si vuole emergere: tante idee interessanti e tenica a volontà, messa al servizio della coralità prima ancora che del singolo. Con tali ingredienti si è un passo avanti rispetto alla concorrenza. Senza alcun dubbio. Ma andiamo in play.

L’apertura delle danze è affidata a “Paint Of Pain”, il pezzo più lungo dell’intero lotto, che si contraddistingue per le sue ritmiche incalzanti, determinate da un incessante, come anche preciso, lavoro alle pelli e alle chitarre. Veramente ben riuscita anche l’alternanza tra voce pulita e growl, marchio di fabbrica dei 5Rand, capace di conferire profondità al loro prodotto. La segue la più breve “The True-Death Show”, brano che gioca molto su un riffing fortemente aggressivo capace di rientrare a sprazzi nei ranghi, assumendo dei connotati più cadenzati. Ed eccoci a “Fuck Simile”, traccia da cui prende il nome l’intero Ep. Anche se le caratteristiche di fondo restano grosso modo sempre le stesse (la varietà è forse l’unico neo della produzione), si tratta verosimilmente del momento migliore dell’intero pacchetto, in special modo per quanto concerne la complessità della struttura e del songwriting. In chiusura ecco “Preacher Of Lies”, che, grazie ad un gustoso refrain, si candida ad essere una delle canzoni di punta del futuro prossimo del terzetto capitolino, un futuro che, con ogni probabilità, sarà denso di soddisfazioni. In attesa del loro primo album sulla lunga distanza, il verdetto di Idm è infatti un pollice retto che sa tanto di promozione.

 

Davide Khaos

 

TrackList

01. Paint Of Pain

02. The True-Death Show

03. Fuck Simile

04. Preacher Of Lies

  • Anno: 2012
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Thrash Modern Metal

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