Voto: 7
Senza molti giri di parole la band friulana prova a lanciarsi nella scena musicale con un EP che merita indubbiamente un ascolto da parte degli amanti del death metal nostrano.
Un riff in pieno stile “esecuzione” e una raffica di blast beat aprono il disco, si tratta di “Painted face of a savage“, il brano perfetto per presentarsi con assoluta fermezza e decisione.
Non è da meno “Krakatoa“, dotata di un ritornello molto orecchiabile, un degno tributo al maestoso vulcano indonesiano che semina terrore e distruzione.
Al quintetto udinese piace molto “giocare” con i riff mitragliati e lo dimostra anche nel terzo brano: “Fucking retox“, che si evolve in maniera analoga alla opening track.
Ha un incipit più introverso invece “The stoned sun“, che segue uno sviluppo differente rispetto alle altre canzoni dell’ EP; variazioni di tempo e ritmiche accattivanti sanciscono probabilmente il pezzo migliore di questa pubblicazione.
Con la penultima traccia i Sedition ci fanno conoscere la loro influenza doom; andamenti trascinati si alternano a cascate di doppia cassa, è “Eye of the desert“.
Contro ogni aspettativa il disco si chiude con una bella ballad dal sapore nostalgico, “The man forever big“, ben curata sotto diversi aspetti; non sempre i gruppi death sono in grado di essere così poliedrici.
Concludendo, “Melt down the idols” è una lavoro valido; tra i punti a favore vanno elencati il sound ben curato, un buon bagaglio tecnico e una notevole attitudine musicale. Pochi i punti a sfavore, se non quella mancanza del “miracolo” in fase compositiva, ma che è forse parte integrante del genere.
In ogni caso l’ EP è promosso e merita un mio personale voto di 7/10.
Alex Imperiale
TrackList
1. Painted face of a savage
2. Krakatoa
3. Fucking retox
4. The stoned sun
5. Eye of the desert
6. The man forever big
- Anno: 2012
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Death Metal
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