Voto: 6.5
Tornano a distanza di ben 4 anni da “Apocalypse – The Beginning of the End” i Re-Creation. In questo lasso di tempo la band si è dedicata ad un’intensa attività live che l’ha vista condividere il palco con act quali Rain o Paul Di’Anno. Detto questo, ricordando la mia precedente entusiastica recensione, mi getto a capofitto nell’ascolto di questa nuova demo della band umbra. Ascolto che dovrò ripetere decine di volte per carpire al meglio il nuovo corso della band, la quale dopo l’entusiasmante (almeno per me) primo lavoro, deve essere scandagliata a fondo.
A primo impatto l’impressione questa volta non è così positiva, o meglio nel lavoro precedente certe assonanze ai capostipiti dell’horror metal Death SS mi avevano fatto presupporre una continuazione migliorativa del genere stesso, mentre questa volta ci si adagia su soluzioni più prettamente heavy metal. Evoluzione? Involuzione? Starà al pubblico dirlo, chiaramente è pur sempre una demo, nata tra l’altro male per varie vicissitudini inerenti alla registrazione e alla produzione, poi non avendo i ragazzi budget esagerati, non ci si può attendere capolavori. Dico questo perchè chiaramente l’esame stavolta è di quelli decisivi per il proseguio della carriera.
Entrando nel dettaglio ecco dunque le mie impressioni sui quattro brani proposti dai Re-Creation. L’inizio è affidato a “Evil Eye” che si apre con una intro tra psichedelia e gelidi brividi per poi introdurre la voce di Adriano Coletti, che sinceramente non sembra ispiratissima, il sottofondo affidato alle tastiere di Gianluca Caimmi accompagna il brano nella sua quasi totalità. Buoni gli assoli di chitarra affidati alla coppia Marco Peppucci e Mirco Perugini. Si può notare una certa influenza sabbathiana, ma neanche troppo accentuata. Sinceramente un brano che mi dice poco, cosa strana considerato l’ottimo songwriting del lavoro precedente.
Molto più incalzante “The Wolf” che mi riabilita subito l’impressione sui Re-Creation, chitarre ispiratissime da Tony Iommi che rendono il brano incisivo, ancora tante tastiere, e stavolta la voce è all’altezza della situazione, ricordo che Adriano è anche il bassista della band, buona anche la batteria di Roberto Biscotti, che invece negli altri brani non sembra dare il giusto apporto. Inutile negare che la produzione non aiuta i ragazzi, come è evidente che le tastiere se a volte possono essere troppo invadenti, nello scambio di assoli con le chitarre risultano invece vincenti.
La title track “Crystal Skulls” mi porta a pensare che l’ispirazione principale in questo caso siano gli Iron Maiden, con l’aggiunta appunto di tastiere. Classica cavalcata maideniana, inframezzata da inserti più sabbathiani, diciamo che se come esecuzione ci siamo, l’originalità non c’è. Dispiace dirlo, ma preferivo nettamente il lavoro precedente, che esaltava maggiormente le doti del combo umbro, in particolare la voce sembrava molto più a suo agio su quei pezzi che non su questi, e anche i cori che stavolta sono latitanti davano un tocco di classe. Non me ne vogliano i ragazzi.
Si chiude con “The Raven” che si apre con un buon arpeggio di chitarra, poi lentamente il brano prende forma per approcciare ad un metal più cupo e di effetto, il quale se non altro risulta più originale e dal quale i Re-Creation insieme a “The Wolf” devono sviluppare maggiormente le idee per il proprio futuro.
Diciamo che se questo fosse stato l’esordio il voto sarebbe senza dubbio più alto, ma stavolta invece la band non mi ha convinto e mi dispiace immensamente perchè le qualità ci sono, mi aspetto dunque (stimolati anche dalle mie parole) un colpo di coda importante per il prossimo lavoro.
Klaus Petrovic
TrackList
1. Evil Eye
2. The Wolf
3. Crystal Skulls
4. The Raven
- Anno: 2012
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Heavy Metal
Links: