Voto: 7

La lunga storia dei Seed’n’Feed parte nel lontano 1994 in quel di Viareggio, da allora tra split, 7″, demo, Ep, raccolte e 4 lp la strada è stata tanta. Ora a distanza di cinque anni dall’ultimo full-lenght la band si riaffaccia sul mercato con questo “Una Lunga Notte” e lo fa tornando a cantare in italiano, cosa che si sa io apprezzo molto nel genere metal e ancor di più nel rock. La maturità che di disco in disco era sul punto di arrivare credo abbia concluso il suo ciclo, posso tranquillamente affermare che questo sia il miglior album mai prodotto dalla band. Basta ascoltare l’iniziale title-track per capirlo, suoni duri intrisi di melodie, testo coinvolgente, tutto per creare un brano piacevole e rockeggiante al punto giusto. Cosa dire di “Cambierò” che è stato scelto anche per un bellissimo videoclip? Che forse si è persa quella rabbia feroce dei dischi precedenti in favore di una deriva rock/alternative che lambisce l’hard rock, e lo fa con perizia tecnica, quella che non manca mai nei lavori della band toscana. Tutto il resto dell’album ha quintali di groove, dalla melodica “Messico” alla rock’n’rolleggiante “Fiori Secchi“. Il cammino della band quindi assume toni forse più soft e spiazzerà i fans di vecchia data abituati alle sfuriate punk/hardcore, ma questa è la giusta direzione per arrivare ad un pubblico più ampio, e poi diciamolo chiaramente, i brani son belli, i testi stupendi, e allora non facciamo sempre gli ottusi con i paraocchi, legati sempre e solo al solito clichè. Bellissima ad esempio per il il testo molto profondo è “Sud“, ma in definitiva ogni brano ha un suo senso, c’è un ritorno a sonorità più old style con “Fuori dalla mia Vita” rabbiosa quanto basta. Vorrei fare i miei complimenti a Lorenzo Dinelli e alla sua voce che nel corso degli anni è sempre migliore e al resto della band composta da Fabio Pansini (drums), Matteo Caldari (bass, backing vocals) e Diego Caldari (guitar, backing vocals). Per chiudere citerei come altri brani di indubbio interesse ed impatto, la dolce “Insostenibile Leggerezza” forse la mia preferita, anche se la scelta è difficile, e poi citerei “Un Fuoco che non Muore Mai” e la bellissima “Sandali in Plastica” dedicata alla propria città. In definitiva un album fuori dagli schemi, senza troppe influenze marcate se non le proprie, penso che sia tra i migliori album del momento per chi non è alla ricerca della violenza sonora fine a se stessa, ma anche di suoni elaborati e liriche di vita e non astratte.

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

01. Una Lunga Notte

02. Cambierò

03. Messico

04. Fiori Secchi

05. Sud

06. Montagne Fredde

07. 3AM

08. Fuori dalla mia vita

09. L’elegante arte di vivere

10.  Insostenibile leggerezza

11.  Sei Importante

12. Un fuoco che non muore mai

13. Oltre

14. Sandali in plastica

 

  • Anno: 2011
  • Etichetta: Inconsapevole Records
  • Genere: Hard Rock’n’Roll

 

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