Voto: 7.5

Mancava, assolutamente mancava, il tributo alla band più amata d’Italia perlomeno per chi ha la mia età e non solo credo. La Strana Officina rappresenta insieme a pochi altri la nascita del movimento metal in Italia, la fama se l’è conquistata sul campo, con pochi brani ma dal valore assoluto! La mente mai ferma del mitico Claudio “Wolf” Pino, (dj metal dall’esperienza di 5 lustri con la trasmissione Loud n’Proud storico programma di Radio Diffusione Pistoia) assemblata alla collaborazione della giovane agenzia Etrurian Legion con Alessio e Riccardo, ha così partorito questo tributo. I tempi abbastanza stretti non hanno permesso la presenza di tutto il meglio del metallo italiano attuale (solo tempo o qualche snob?) ma le 14 band presenti (tutte rigorosamente toscane) hanno bene o male fatto la loro parte. A prescindere dal fatto che ogni metallaro che si rispetti dovrebbe avere questo cd, approfondiamo meglio il contenuto.

Intanto complimenti per l’ottimo artwork e per le informazioni su ogni band e per le foto e flyers d’epoca. Detto questo, cd a manetta e si parte con “Kiss of Death” a cura dei Frozen Tears. Introdotta dalla voce del Bud in un sample tratto da una vecchia intervista su Videomusic (tempi d’oro), la versione della band dei fratelli Taiti è molto personale anche senza intaccare la potenza del brano e riesce ad essere gradevole. “Non sei Normale” è invece nelle mani dei Devastator che di suo molto normali non sono, e una voce quasi growl destabilizza il brano originale proponendone una versione ancor più distruttiva, lodevole ma non per tutti i puristi.

Lucchesi come i Devastator sono gli H.A.R.E.M. che invece sono messi alla prova da “In Rock We Trust” brano proveniente dalla nuova produzione della Strana Officina. La loro versione è quasi psichedelica con la voce di Freddy Delirio (tastierista dei Death SS) alquanto accattivante, discreti. “Amore e Fuoco” passa dalle mani degli The Heatlers che sinceramente non conoscevo, il brano velocizzato al massimo assume una fisionomia molto punk n’ roll che non mi convince a pieno. Il livello qualitativo ha invece una notevole impennata con gli Eldritch che rendono una versione di “Unknown Soldier” decisamente notevole. La classe non è acqua e la band di Terence Holler lo dimostra in tutto il suo valore, Terence vocalmente è lontano mille miglia dal Bud, ma la sua interpretazione è comunque da brividi, e tutta la band dà il meglio di sè, Eugene Simone dimostra di essere un degno erede del trono lasciato da Fabio Cappanera, e scusate se è poco!Notevoli.

Con i Tossic invece ci troviamo di fronte a una personalissima versione di “Difendi la Fede” letteralmente ribaltata e proposta in una versione doom sabbathiana dall’effetto imprevisto. Abituati alla velocità speed dell’originale si resta letteralmente spiazzati.. ma devo dirlo è veramente una grande versione che solo dei pazzi come i Tossic potevano realizzare, il Mazza poi supera se stesso, insomma grandi! E’ il momento di “King Troll” eseguita dai Twilight Zone band versiliese, spiace dirlo ma è uno dei punti più bassi di questo tributo, l’impegno c’è ma i risultati non sono confortanti, l’originale è un’altra cosa è vero, ma a volte il cantato è davvero imbarazzante, peccato. Si arriva così a “Luna Nera” interpretata dai Dark Quarterer e qui signore e signori tanto di cappello siamo di fronte a un capolavoro assoluto sia il brano originale che questa fantastica versione della band piombinese che fa suo il brano e lo rivoluziona con classe! Grande anche la prova vocale di Gianni Nepi, che interpreta con grande eleganza il brano dandogli un tocco prog anni ’70! Il tutto è impreziosito dalla classe cristallina alle tastiere di Francesco Longhi. Senza timore di smentita il migliore dell’album!

Tocca ora ai Violentor con “Vai Vai“, come per i Devastator c’è un accelerazione in stile punk/thrash/speed che velocizza più del normale la canzone, una delle mie preferite della Strana, alla chitarra come ospite c’è Leo Milani attualmente tra i migliori chitarristi in circolazione. Bravi. Che dire invece degli Etrusgrave alle prese con il miglior brano in assoluto del metal italiano? “Piccolo Uccello Bianco” è un banco di prova non da poco per la band piombinese, ma la presenza del grande Fulberto Serena attutisce l’impatto col colosso e lo fa suo, peccato per la registrazione qualitativamente bassa (come per altre band, ma si sa nelle compilation non è facile) la quale ricorda un pò il mitico demo con cui la Strana Officina si impose al popolo metal.

Agli Axevyper che considero una delle migliori band emergenti tocca l’arduo compito di cimentarsi con “Autostrada dei Sogni“, anche qui la produzione non è eccelsa e un pò se ne risente nella valutazione comunque positiva, grazie anche alle ottime doti della band. Oltretutto riescono a metterci del loro con una sonorità molto eighties che personalizza a dovere un altro capolavoro della storia metal tricolore. Ed eccoci arrivare al Combo della Muerte, e qui cari defenders scappate perchè la versione come ormai tradizione del Combo è assolutamente spiazzante e fuori dai canoni del metal. Versione in salsa caraibica di “Rock n’ Roll Prisoners” in cui troviamo come ospite alla voce Jacopo Meille, che duetta con la cantante Luz del Brujo. Se siete puristi saltate a piè pari l’ascolto, ma se la vostra è una mente aperta (come mi auguro) potrete apprezzare questa versione, sarebbe stato curioso sentirla in italiano, ma non chiediamo troppo.

I pratesi Red Vipers ci propongono “Viaggio in Inghilterra” e sinceramente mi sorprendono piacevolmente, non fosse altro per la grintosa voce femminile di Alina che non ti aspetti. Molto vicina all’originale e quindi gustosa, sono a inizio carriera ma hanno le doti necessarie per tirare avanti con dignità, bravi! Il gran finale è ovviamente per “Officina” che viene affidata agli Ancillotti, band di famiglia, ma alla voce invece del Bud troviamo un grandioso Johnny Salani (per quei 2/3 che non lo sapessero primo cantante della band e autore di quasi tutti i brani più famosi della stessa) che sa come interpretare il brano e viene affiancato dal Bid e Brian insieme ad un grande Luciano “Ciano” Toscani alla chitarra. Non poteva esserci miglior suggello a questa opera, con il brano che è un pò il simbolo delle origini metalmeccaniche della grand band livornese! A mio personale parere ci stava bene anche “Guerra Triste” un brano troppo spesso dimenticato, ma non si può avere tutto dalla vita. Un sentito ringraziamento da parte mia a Claudio PinoAlessio e Riccardo, senza il quale tutto questo non sarebbe avvenuto e ovviamente alla grande famiglia della Strana Officina  a chi c’era e a chi ci sarà!

 

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

01. Kiss of Death-Frozen Tears

02. Non sei Normale-Devastator

03. In Rock We Trust-H.A.R.E.M.

04. Amore e Fuoco-The Heatlers

05. Unknown Soldier-Eldritch

06. Difendi la Fede-Tossic

07. King Troll-Twilight Zone 

08. Luna Nera-Dark Quarterer

09. Vai Vai-Violentor

10. Piccolo Uccello Bianco-Etrusgrave

11. Autostrada dei Sogni-Axevyper

12. Rock ‘n’ Roll Prisoners-Combo de la Muerte

13. Viaggio in Inghilterra-Red Vipers

14. Officina-Ancillotti

 

  • Anno: 2011
  • Etichetta: Loud n’ Proud/Etrurian Legion
  • Genere: Heavy Metal

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