Voto: 7

Le compilation si sa servono spesso a far conoscere le giovani band o a riciclare brani di scarso spessore, nel caso di questa raccolta intitolata “Vieni a Pogare in Puglia” l’intento chiaramente è quello di promuovere il più possibile le quattro band presenti specialmente agli addetti ai lavori. Discretamente conosciute nel mondo underground già lo sono, ma uscire con una proposta simile può aiutare a far circolare ancora di più il proprio nome. Ricordando che nell’apposito spazio troverete gli indirizzi a cui richiedere una copia passiamo al dettaglio.

Si parte con i Dreker da me già recensiti con il loro “In Thrash We Trust” , qui ci ripropongono due brani di quell’ep remixati e sinceramente l’effetto è ancora più devastante. Come dissi nella recensione possiamo definirli i Tankard italiani per attitudine e sonorità. Il pezzo nuovo qui proposto è “Break Your Neck” molto thrash old school che conferma le buone qualità della band, che adesso aspettiamo con un lavoro sulla lunga distanza. Ricordo che è on line il video di “We Want to Drink” dove mi son trovato coinvolto mio malgrado).

I Vinterblot invece propongono (come da loro definizione) un pagan death metal di chiara ispirazione scandinava. Autori lo scorso anno di un ep molto apprezzato dalla critica, esordiranno a gennaio con un full-lenght molto atteso per la britannica Rising Rec. Se per i Dreker Tankard sono un punto di riferimento evidente, per i Vinterblot si può parlare di Amon Amarth senza ombra di dubbio tale e tanta è la somiglianza. In ogni caso i tre pezzi proposti brillano di luce propria, e del resto esser troppo originali alle volte non è detto che possa essere capito, quindi a parte l’influenza sopracitata i Vinterblot non deludono e con una produzione adeguata son sicuro che sapranno stupirci. Su tutte dire che la migliore risulta essere “Blood Furnace” adrenalinica e granitica come non mai.

Con gli Stige (attivi da 10 anni e con 3 demo alle spalle) si va sul death classico, quello che proponevano agli albori gli Obituary o i mitici Entombed! Tre tracce di pura adrenalina, con il growl perentorio di Marko. Non ce n’è per nessuno veramente, e 10 anni di carriera si sentono tutti, ottima prestazione e nota di merito per l’unico brano che credo sia inedito (mi scuso per la mia ignoranza) “This is War” una vera e propria esplosione di death grezzo e puro! L’ultima band dello split/cd sono gli Immortadell, la pazza band già recensita sulle nostre pagine con l’ultimo “Defenders of the Fito“ci propone il proprio e assurdo Real Grezz Metal che tanto deve ai Judas Priest dal lato metallico ma anche agli Squallor dei tempi che furono! Esilaranti, mal prodotti e pure vincenti, grasse risate e headbanging assicurato con i tre brani proposti in dialetto pugliese misto a un inglese quasi maccheronico. Del resto la loro decennale attività vede ormai oltre a tre demo ben cinque album, underground finchè volete ma assolutamente da avere! Non c’è un brano che preferisco son tutti da ascoltare e goderne.

In conclusione una buona occasione per conoscere queste quattro band pugliesi, nulla di trascendentale, ma la conferma che l’underground italico dal nord al sud offre sempre di meglio.

 

 

Klaus Petrovic

 

TrackList

DREKER

01. We Want to Drink

02. In Thrash We Trust

03. Break your Neck

VINTERBLOT

04. For Asgard

05. Howling Shadow

06. Blood Furnace

STIGE

07. 72 Hours

08. Reign of Hypocrisy

09. This is War

IMMORTADELL

10. Trerrot of Steel

11. Monache Fregate

12. Valhellata Awaits Me

 

  • Anno: 2011
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Thrash Death

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