Voto: 7
Era da tempo che non mi imbattevo in una demo così interessante: voglio ammetterlo fin da subito, perché il lavoro dei Sedna mi ha veramente stupito, e positivamente. Partiamo dal presupposto che, se una band vuole cercare di percorrere strade ancora poco battute, è più facile che riesca in tale intento partendo da un genere “estremo”. Questo perché anche la più banale delle contaminazioni, se amministrata opportunamente, può andare a creare un effetto del tutto anomalo e, perché no, avvincente. Certo, uno potrebbe obiettare che le foreste del post black/sludge non sono più del tutto vergini: ma è anche vero che una mappa completa non è ancora stata tracciata.
Tutto questo per dire cosa? Che, nel loro piccolo, i Sedna hanno saputo dare vita ad un prodotto tutt’altro che banale, che nello spazio limitato di quattro tracce riesce a racchiudere una buona quantità di idee. ‘O’, questo il titolo (che si tratti di un riferimento implicito ai Sunn O)))?) ci presenta fin da subito una band poliforme: la- seppur breve- opener ‘Oblio’ apre lenta, soffusa, dall’atmosfera molto pesante (quasi si trattasse del sottofondo di una scena angosciosa da film), salvo poi esplodere nella seconda metà in una fase concitata ma forse un po’ troppo confusa. Giusto un assaggino, nell’attesa che ‘Spiral’ prenda prepotentemente il centro della scena: ancora una volta una parte iniziale atmosferica (a dire il vero ripresa anche successivamente nel corpo del brano), ma questa volta seguita da un incedere ben convincente. Senza mai premere troppo sul pedale, e complice anche una produzione che attutisce particolarmente l’impatto evitando al contempo di confondere i suoni, ne esce una linea molto particolare, di quelle che necessitano una buona lettura tra le righe per individuare la melodia portante, ed impreziosita da una voce che sa esplorare vari tipi di sporco, muovendosi da uno scream più classico ad un timbro più “pieno” e personale (per coloro che possono cogliere il riferimento, simile a quanto hanno fatto gli Agalloch nell’ultimo lavoro).
La componente sludge fa invece capolino a partire dal terzo pezzo, ‘Taedium’, quando i ritmi si abbassano lasciando spazio ad una serie di note sulfuree, cadenzate, incombenti, fortemente riverberate. Fattore, quest’ultimo, che viene portato avanti con analogie e differenze in ‘Rain On The Sun’: pur mantenendo la stessa impostazione, l’atmosfera sembra quasi farsi meno opprimente, dando spazio ad una melodia più “aperta” (individuabile anche all’interno delle fasi maggiormente concitate).
L’impressione finale, considerato che ‘O’ è la primissima uscita di questa band, è di avere a che fare con un progetto dalle valide potenzialità; certo, ci vorrà altro per riuscire a imporsi sulla scena, ma se queste sono le premesse credo che il futuro potrà dare qualche soddisfazione ai Sedna. L’importante è mantenere la fresca genuinità di questo lavoro e non perdersi per strada, tentati magari da soluzioni più “immediate”.
Francesco Salvatori
TrackList
- Oblio
- Spiral
- Taedium
- Rain On The Sun
- Anno: 2011
- Etichetta: Autoprodotto
- Genere: Post Black Metal
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