Voto: 7

Signore e signori : Il rock ‘n roll, puro, nudo, duro e crudo è qui!!!

“Carrambate” a parte, è questa la pura essenza dei “Pitoni” Milanesi, energia a go-go, tipica delle band sporche e cattive della Los Angeles degli anni ’80. Come scrivevo nella premessa la musica di “Liar” è molto diretta, rabbiosa e si può facilmente accostare a quella di band come L.A.Guns o Guns ‘n Roses, oltre che ai più recenti Velvet Revolver. Dubito che i nostri sfigurerebbero in un festival assieme a band del genere.

Le intenzioni del quintetto lombardo sono evidenti sin dall’opener “The Facebehind”, un up tempo molto trascinante e catchy, che incita all’headbanging più sfrenato. “Chase The Sun” continua in territori molto cari a Slash e (nuovi) compagni con un inciso molto bello da cantare a squarciagola. E qui apro una parentesi per il cantante, che fa sue le eredità lasciate da Axl Rose o Scott Weiland, per citare due nomi a caso, senza mai cadere nel puro scimmiottamento. Una particolarità :non c’è, stranamente, il solo di chitarra.

E così continua “Rise Against” un rocckettone potente e “sleazy” con dei cambi di dinamica molto azzeccati e piacevoli, e ancora una volta un inciso degno di nota, orchestrato magistralmente da chi conosce bene i “ferri del mestiere”. Di nuovo si sceglie di evitare il solo, probabilmente per dare più spazio alla forma canzone.

Mary Ann” è una mid tempo con una bella ritmica di chitarra acustica, scontato e banale dire che le melodie sono molto accattivanti. Il ritornello, forse storcerete il naso, mi ricorda molto quello di “Take on Me” degli A-Ah! Bello, aggiungo io! Noto di nuovo l’assenza di una parte solista, strano, ma va bene così…la mia sarà deformazione “professionale”.

Con la tilte track si ritorna al tempo sostenuto, dopo una introduzione “dimezzata” durante la quale spicca la chitarra col wha. In questa song la parte vocale verso la fine del ritornello mi riporta alla mente un certo Steve Sylvester!!! Ovvio con le dovute differenze. Il solo di chitarra con il wha-wha non è prepotente e ricama delle melodie all’interno del brano.

In “My Own Saviour” i ragazzi prendono in prestito il main riff di “Welcome to the Jungle” dei Guns, lo modificano a proprio piacimento e lo usano per un pezzo molto originale, che dire? Bravi!! La musica è questo, rialeborazione non scopiazzatura, anche perché nulla è totalmente originale, a qualcuno bisogna pure ispirarsi. E, perdonatemi la citazione un po’ fuori contesto, come diceva A.L. de Lavoisier : nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma.

Siamo arrivati alla traccia numero sette (“In This Life”) e non c’è molto da dire, dato che il discorso continua come è iniziato, dico solo che non amo particolarmente il ritornello, magari è la scelta dell’ottava bassa che “rallenta” il pezzo. Capisco che potrebbe essere originale, è anche giusto provare altre strade, ma non incontra il mio gusto.

Strana e serrata la intro di “All In”, molto interessante con tutti i suoi suoni campionati, si discosta dal genere, ma va benissimo. Anche il resto del pezzo è molto bello e particolare.

Ora è il momento per una bella ballad, “Raindrops” fa la sua comparsa con un sound bluesy e poco smielato. Con un solo degno del miglior Slash ed un bel break di piano a seguire.

Darling” spinge di nuovo il piede sull’acceleratore, dopo una partenza con un bel suono ed un bel riff di chitarra (jcm800???). Nel solo fa ancora capolino l’ombra del Sig.Hudson…e ancora ascoltate la chitarra sul finale…non vi ricorda un certo “Dolce Bambino”…???

Constrictor” è in piena sintonia con il resto dell’album, anche se le melodie prendono una piega leggermente diversa un po’ meno “happy”, ovviamente frutto di una progressione di accordi divesra dal solito. A volte i cori rimandano agli Slash’s Snakepit (aridaje con questi paragoni…!!!).

Trail of Tears” è la degna conclusione di questo bell’album, con la sua ritmica trascinante ed i suoi cori da stadio. Inutile dire altro. Aggiungo solo che questo “Liar” è un cd da non perdere se siete fanatici dello Sleaze Metal selvaggio e frenetico.

 

Luca Politanò

 

TrackList

 

01. The Face Behind

02. Chase The Sun

03. Rise Against

04. Mary Ann

05. Liar

06. My Own Saviour

07. In This Life

08. All In

09. Raindrops

10. Darling

11. Constrictor

12. Trail Of Tears

 

  • Anno: 2011
  • Etichetta: Valery Records
  • Genere: Rock’n’Roll

 

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