Voto: 8
Gruppo particolare e sicuramente atipico per le pagine di Italia di Metallo, i TalismanStone vengono da Ravenna e sono in tre, con ben due bassisti in formazione (Andrea ed Erica) e nessun chitarrista. La formazione è completata da un’altra fanciulla, la batterista Lucia, e i nostri ricorrono anche a strumenti che esulano dai canoni ortodossi del rock, quali sitar, synth e tabla. Sunya è il loro album d’esordio e non è di semplice catalogazione, muovendosi in modo serpeggiante tra cupezza doom, rigore math, suggestioni psichedeliche e attitudine industrial. Non mancano accenni al cosiddetto djent o allo shoegaze, quindi potremmo parlare di un suono che si colloca tra avanguardia, sperimentazione e tutto ciò che è “post”, con un forte accento sulla ripetitività ritmica, d’altronde con quei due bassi a farla da padroni… Ascoltare, a tale riguardo, un brano quale “The Sun Is Fading Now“, crepuscolare proprio come lascia intendere il titolo e dal sound chirurgico-marziale di matrice Godflesh. I ritmi sono generalmente secchi, anche per merito (o colpa?) di una produzione molto scarna, e dettati dal drumming percussivo di Lucia; le vocals di Andrea si dividono tra parti pulite e cantato semi-growling, ben assistite dai cori di Erica. “Troll’s Truth” si snoda tra kraut, space e post-rock, mentre “Shallow Day” è un jazz-core a tinte punk-blues che cita i mai troppo decantati Jesus Lizard. E questa è già di per sé un gran nota di merito! La tooliana “Fried Brain” funge da spartiacque tra la prima e la seconda metà del disco, inaugurata dal groove geometrico di “Always Saturday Night“, ruvido episodio figlio del New York noise targato Amphetamine Reptile di fine anni Ottanta-primi Novanta. Sitar ed effettistica varia nella scura “Perception of Reality“, poi “Swallow” è melodicamente ossessiva-ossessivamente melodica e richiama certi Young Gods, trascinandoci in un gorgo avvolgente. Il lavoro finisce sulle note sorprendentemente più solari o, per meglio dire, meno cupe, di “To Carry the Load Forever“, in cui Andrea canta (e recita) come un novello Lou Reed. Niente male per essere un debutto, questo Sunya, uscito nel 2010 per la tedesca Graveyard Confessional e ora reso più fruibile dalla distribuzione di Alkemist Fanatix Europe. Per averne anche un assaggio visivo, fate clic qui. Se cresceranno ancora, avremo anche noi i nostri White Stripes – ai quali i TalismanStone sono stati accostati, secondo me non del tutto opportunamente e forse più per una questione di immagine e di composizione della line-up – da esportare!
Costantino Andruzzi
TrackList
1. Troll’s Truth
2. Kali Yuga
3. The Sun Is Fading Now
4. Shallow Day
5. Fried Brain
6. Always Saturday Night
7. Perception of Reality
8. Swallow
9. To Carry the Load Forever
- Anno: 2011
- Etichetta: Graveyard Confessional/Alkemist Fanatix
- Genere: Alternative Rock
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