Voto: 5

Cinque marchigiani dal piglio aggressivo e molto old school, in un mix di heavy, hard rock e N.W.O.B.H.M, ci presentano una demo di 3 pezzi per farci vedere di che pasta sono fatti. Niente fronzoli, niente intro inutili e abbellimenti frivoli, solo metal classico che sà di anni ’80. Devo subito premettere che i 3 brani sono registrati davvero male, con una qualità audio scarsissima e oltretutto anche un pò fuori tempo, senza un mastering adeguato; il risultato è la classica demo del gruppetto giovane che mette insieme i primi 3 pezzi e, un pò ingenuamente, vuole subito farsi conoscere al pubblico con una demo fatta in casa. Niente di tutto ciò perchè, leggendo la loro bio, vengo a conoscenza che le registrazioni sono state frettolose e in un certo senso “obbligate” a causa di un imminente tour nel Regno Unito, il che di per sè è una buona cosa per un gruppo che fa questo tipo di musica.

Partiamo con il primo pezzo, “The Haunting Starting Now“, a metà tra i primi Iron Maiden e i Judas Priest, con una prova piuttosto convincente delle due chitarre di Andrea “Evil Paist” Pastore (voce e chitarra) e Guido “Panzer” Tiberi (già con gli Axevyper) che bene si intrecciano durante tutto il brano. Niente di più però, perchè il pezzo manca di punti forti e dopo un paio di ascolti risulta già “sentito”, senza spunti particolarmente originali. Con “The Ancient Story” assistiamo a 6 minuti di “How we play Iron Maiden in our way” e di conseguenza si ripresenta il problema del brano precedente, poca originalità e mancanza di cambi di tempo, di atmosfera e di tensione, con il risultato di un pezzo troppo “piatto” che fatica ad arrivare alla fine.

Arriviamo così all’ultimo pezzo,”Wild Future“, con una virata verso il primo thrash di Kill’em All che almeno ci fa alzare un po’ il volume dello stereo e accennare un timido headbanging; tempo veloce, riff esasperati e linea vocale “acida” quanto basta per questo brano che a mio avviso risulta essere il migliore dei 3, pur non spiccando per originalità rispetto agli altri (ottima la prova di Jacopo Barucchi al basso e Cristiano Pieroni alla batteria).

In conclusione devo ammettere che questa demo non mi ha convinto molto, un pò anche a causa dalla qualità audio decisamente lontana da quello che siamo abituati a sentire adesso (e non parlo di grandi cd ma anche di prime demo, ormai si trovano prodotti di qualità buona che sono costati relativamente poco); questo tipo di musica è difficile da fare adesso perchè ormai di heavy metal classico ne è stato fatto anche troppo, in tutti i modi possibili e  immaginabili, e a mio avviso uscire dalla massa con questo tipo di sonorità adesso nel 2011 è moooolto difficile. In ogni caso è un mio parere, magari posso sbagliarmi, e anzi sarei contento di constatare che i Turbo Mass ce l’hanno fatta ad affermarsi con la loro musica. Capisco che sia difficile distaccarsi da quelli che sono i miti di ogni musicista, soprattutto quando si tratta di fare musica propria, ma è necessario lasciar perdere certe sonorità e certe strutture musicali che seppur “collaudate”, rischiano di far risultare i brani troppo risentiti e privi di originalità; cercate quindi di ampliare le vostre conoscenze musicali e di allargarvi anche ad altri generi “parenti”, le qualità certo non vi mancano e l’intenzione nemmeno, quindi forza e coraggio ragazzi!

 

Walter Profeti

 

TrackList

1. The Haunting Starting Now

2. The Ancient Story

3. Wild Future

 

  • Anno: 2011
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Heavy Metal

 

 

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